“Come mai tanti danni da un sisma di magnitudo 4.0? C’è un discorso di specificità dell’isola d’Ischia che è in area vulcanica. Quello che però ho potuto vedere oggi è che molte costruzioni sono realizzate con materiali scadenti che non corrispondono alla normativa vigente, per questo alcuni palazzi sono crollati o rimasti danneggiati”. Lo spiega Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile, in conferenza stampa a Casamicciola.
Il giorno dopo il terremoto di Ischia, dove sono morte due persone, è l’ora delle analisi e delle accuse contro abusivismo e responsabilità sulle costruzioni degli edifici crollati. A lanciare il dibattito, mentre nella notte un’altra scossa ha colpito l’isola campana, ancora più lieve di quella di due giorni fa e stavolta senza danni ma con molta paura, è la Protezione Civile, che ha anche fornito il bilancio ufficiale degli sfollati: sono duemila gli sfollati a Casamicciola e altri 600 a Lacco Ameno. Il numero è stato reso noto dal capo del dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli che ieri ha incontrato i sindaci dell’isola per fare un primo punto della situazione.
Escluso l’allestimento di tendopoli, per l’accoglienza degli sfollati si confida di far ricorso alle diverse strutture ricettive presenti sull’isola verde. Verrà dichiarato lo stato di emergenza e verrà nominato un Commissario. “Stamattina avevamo stimato un bacino di possibili sfollati, in base alla popolazione. Ad ora si registra un Fabbisogno negli alberghi di circa 200 persone, un numero che potrà crescere”, spiega Angelo Borrelli.
Sono intanto già cominciati gli accertamenti preliminari all’esito dei quali si valuterà la sussistenza di eventuali elementi per l’apertura di un fascicolo. E’ quanto si apprende da fonti della procura di Napoli a proposito del probabile avvio di una inchiesta per i danni provocati dal terremoto avvenuto ieri sera sull’isola di Ischia. In particolare la procura attende le relazioni dei vigili del fuoco impegnati da ieri sera nell’opera di soccorso. I rilievi tecnici serviranno a valutare lo stato delle costruzioni, l’eventuale mancata adozione delle norme antisismiche. Al vaglio degli inquirenti anche i casi di abusivismo edilizio sui quali la procura ha condotto già numerose inchieste. L’ipotesi di reato ipotizzata nel caso venissero individuate responsabilità sarebbe di disastro colposo.