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Ischia: dopo la frana riparte “Italia Sicura” di Renzi. Geologi chiedono piani contro alluvioni e smottamenti

Vigili del fuoco

Venti giorni dopo la tragedia di Casamicciola ad Ischia resta l’allerta meteo. La zona rossa è ancora occupata da mezzi di soccorso e presidiata dalle forze dell’ordine. Sarà un Natale molto triste per centinaia di persone sfollate ed alloggiate in alberghi o presso parenti. Mercoledì al Senato è stato votato un’ordine del giorno che rimette in piedi la struttura di “Italia sicura” del governo Renzi. L’ordine del giorno potrebbe diventare un emendamento alla legge di bilancio 2023. Vedremo, sono ore decisive. La Camera, intanto, discute la conversione in legge del decreto sugli aiuti a favore della popolazione colpita.

Frana Casamicciola a Ischia: cosa chiedono i geologi

La tragedia ha riproposto all’attenzione delle istituzioni l’istituzione dei Presidi Territoriali per prevenire i rischi. E’ una delle principali attività da mettere in campo per una capillare azione di sorveglianza. I Comuni- si è capito anche questo- hanno bisogno di essere aiutati da professionisti e persone esperte. Nell’iter parlamentare, il Presidente dei geologi italiani Francesco Violo è stato ascoltato dalla Commissione ambiente della Camera. Un ‘audizione che ha messo in evidenza ( ancora una volta) quanto il territorio italiano abbia bisogno di investimenti e monitoraggi. Per questo occorre potenziare il sistema delle Regioni e degli enti locali. “Rispetto ad alcuni anni fa, le difficoltà registrate in merito all’attuazione degli interventi sono più organizzative che non finanziarie” ha spiegato Violo. Spesso le risorse ci sono, non vengono spese perché non collegate a progetti cantierabili, bensì basati su ipotesi progettuali che poi vengono disattese, sia per cambi di indirizzo politico che per difficoltà autorizzative.

Ischia: allerta è sempre alta, Ministro per la Protezione Civile interviene

Il Ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci si è impegnato per una rapida approvazione del piano clima da anni bloccato dalla burocrazia. Oltre a quello strumento che ci consente di capire gli effetti dei cambiamenti climatici su un Paese fragile, è importante lavorare su piani pluriennali con l’impiego di risorse per lavori strutturali. Secondo i geologi c’è bisogno di opere ed interventi di sistemazione e di consolidamento delle frane proprio per evitare quello che è accaduto ad Ischia. Bisognava abbattere le case abusive, si dice. Ma nella cifra monstre di 23 mila domande di condono c’è di tutto, non solo abitazioni costruite senza concessione edilizia.

Altro strumento utile, è il fascicolo digitale delle costruzioni. Se adottato può semplificare e velocizzare l’azione degli enti locali che devono concedere o bloccare le costruzioni. E’ un documento che garantisce i cittadini i quali devono sapere se vivono in edifici sicuri o meno. “Sappiamo quanto è importante la conoscenza del territorio per intraprendere, anche con strumenti di monitoraggio innovativi le azioni più adeguate alla prevenzione e, in particolare, alla salvaguardia della vita umana” ha concluso Violo. Ma bisogna anche intervenire senza indugi sull’aggiornamento dei Piani di Assetto Idrogeologico e di Gestione delle Alluvioni a livello locale. Per non restare prigionieri di palleggi di responsabilità.

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