L’uragano Isaac fa sempre più paura: nella notte italiana (serata di ieri negli Usa) ha toccato terra raggiungendo le coste della Louisiana, nei pressi della foce del fiume Mississippi, e ora punta minacciosamente verso New Orleans, sette anni dopo l’uragano Katrina, che devastò la città e causò la morte di 1.800 persone sulle coste del Golfo del Messico.
Isaac, che aveva raggiunto la forza di uragano di categoria 1 nel corso della giornata di lunedì con venti fino a 130 km all’ora, sta già provocando intense piogge e pericolose mareggiate su gran parte della costa settentrionale del Golfo, anche se gli esperti dicono che man mano che proseguirà il suo tragitto sulla terraferma, perderà d’intensità.
Non per questo però non vige il più assoluto stato di allarme, lanciato dal presidente Barack Obama in persona: “Non è il momento di sfidare il destino, non è il momento di ignorare gli avvertimenti delle autorità. Dovete prendere la cosa sul serio.”
La preoccupazione è soprattutto per New Orleans, che si presenta oggi come una città fantasma, migliaia di persone hanno già evacuato la città, anche se secondo i calcoli, se Isaac (meno potente, in ogni caso, di Katrina) manterrà questa direzione, dovrebbe solo schivare la città.