Si riapre il confronto A2A-Iren sul dossier Edipower. Il consiglio di amministrazione di Iren, tenutosi ieri, ha dato un via libera di massima a quanto già deciso dal comitato esecutivo e dai soci, cioè all’uscita da Edipower (in cui la società detiene il 21%), ma anche chiesto ai manager altri approfondimenti.
Tra questi, secondo quanto risulta a Radiocor, c’è anche un’attualizzazione della stima del professor Maurizio Dallocchio sull’intera ex genco, fatta il marzo scorso in occasione del riassetto Edison. Il motivo? Stando alle scritture private tra A2A e Iren, quest’ultima porrebbe uscire da Edipower a gennaio prossimo ricevendo in cambio due centrali (Turbigo e Tusciano) che hanno un valore (circa 300 milioni complessivi) che secondo le stime di Dallocchio è sostanzialmente equivalente alla quota detenuta nella società.
Da marzo a oggi, tuttavia, secondo alcuni consiglieri di Iren, lo scenario energetico, e in particolare le prospettive dei cicli combinati a gas, è ulteriormente peggiorato e dunque andrebbero aggiornati i valori, magari includendo un conguaglio cash. Fonti vicine ad A2A commentano la vicenda sottolineando che ‘tutte le condizioni sono già scritte nei contratti’.