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Iraq di nuovo in fiamme, il petrolio pesa sui mercati, brillano Eni e Saipem. Incertezza a Milano

La tragedia irachena incombe sui mercati e manda il petrolio ai massimi obbligando gli analisti a rivedere le stime sull’inflazione – Brillano Eni e Saipem – Incerta stamani la Borsa di Milano – Telecom, piace la public company – Frena Mps – Al via le quotazioni di Fineco e Fincantieri – Pirelli non esclude la conversione delle risparmio

Iraq di nuovo in fiamme, il petrolio pesa sui mercati, brillano Eni e Saipem. Incertezza a Milano

IRAQ Di NUOVO IN FIAMME, IL PETROLIO PESA SUI LISTINI. BRILLANO ENI E SAIPEM, CRESCE L’ATTENZIONE PER TELECOM

L’Iraq sembra avviarsi allo sfacelo: Al Qaeda, dopo aver conquistato Mosul, controlla l’area petrolifera di Baiji e avanza verso Baghdad;  le milizie curde hanno sostituito l’esercito regolare a Kirkuk; la crisi irachena si è ormai saldata con il conflitto in Siria. Il prezzo del greggio sale ai massimi da nove mesi a quota 107,26, obbligando gli analisti a rivedere le stime sull’inflazione.

A pochi giorni dal vertice della Fed, sui mercati prevalgono le vendite. Perde coli Tokyo -0,6%, appesantita dal rialzo dello yen ormai percepito come moneta rifugio. Più limitate le perdite di Hong Kong -0,15% e Shanghai -0,23%, sostenute dai titoli petroliferi. Lo yuan è aimassimi da tre mesi. Terzo giorno di calo della Borsa americana, con gli investitori che prendono spunto anche dai dati deludenti sull’economia americana per portare a casa gli utili di quasi due mesi di rialzo: dal minimo dell’11 aprile l’indice S&P è salito del 7%. L’indice S&P500 scende dello 0,71%, Dow Jones -0,65%, Nasdaq -0,79%.

Contrastate le piazze europee : Francoforte che ha perso lo 0,11% e Parigi lo 0,02%, mentre Londra e Madrid sono salite, rispettivamente, dello 0,06% e dello 0,12%. Il cross euro/dollaro è a quota 1,355. La Borsa di Milano -0,1% chiude in lieve calo, in linea con il resto d’Europa.

IL CANE A SEI ZAMPE PER BOFA E’ BUY. ACCELERA SAIPEM

Il dato più importante è senz’altro  il forte rialzo del petrolio, innescato dalla preoccupante situazione dell’Ira. Il rialzo del greggio fa salire a Wall Street i titoli petroliferi: Exxon  +0,9%, ConocoPhillips +1%, Halliburton +1%. Soffrono invece le compagnie aeree: Delta -5,3%, United -5,7%.

A Piazza Affari Affari sale Eni +1,05%, sostenuta anche da Bank of America che ha alzato il target price da 19 a 22 euro, raccomandazione buy. Notizie positive per Eni vendono dall’incontro tra il premier italiano, Matteo Renzi, e il presidente kazako Nursultan Nazarbayev. Il gruppo petrolifero ha firmato un accordo strategico con KazMunayGas in Kazakistan in base a cui ciascuno avrà il 50% dei diritti di esplorazione e produzione per Isatay. Saipem ha guadagnato il 2,6%. Il titolo è tra le migliori blue chip dell’FtseMib da inizio 2014 con un guadagno del 31%.

BTP, ANCHE I TRIENNALI SOTTO L’1%

Missione compiuta per il Tesoro: complessivamente sono stati collocati 8,5 miliardi di euro di obbligazioni, centrato in pieno l’obiettivo dell’emissione.I 3,5 miliardi di euro dei titoli a 3 anni sono stati emessi allo 0,89% dall’1,07% delle precedente asta, siamo sui minimi dall’introduzione dell’euro. I 4 miliardi di euro di Btp a 7 anni sono stati collocati al 2,12% dal 2,29% precedente, minimo storico. Infine, il miliardo di euro del trentennale è stato collocato al 4,05% dal 4,27%.

Sorride anche il Tesoro spagnolo. Il nuove decennale è andato a ruba: richieste per 18 miliardi contro un’offerta di 9 miliardi, rendimento 2,80%. Il Portogallo ha deciso di rinunciare all’ultima tranche del programma di aiuti finanziari internazionali dopo che la Corte costituzionale ha rigettato una serie di misure di austerity.

TELECOM, PIACE LA PUBLIC COMPANY

In una seduta contrastata spicca la performance di Telecom Italia, salita dell’1% oltre la soglia di 1 euro all’indomani della decisione di Generali di dare disdetta al patto di Telco, la finanziaria che controlla l’operatore telefonico. Da inizio anno la società tlc guadagna il 39% ed è l’ottavo miglior titolo dell’indice Eurostoxx 600. Il titolo della compagnia assicurativa, invece, ha perso lo 0,7%.

Grandi manovre anche nelle tlc francesi: Bouygues è salita del 5,2% in vista dell’offerta di Orange per la divisione comunicazioni. Iliad fa un balzo del 6,3% dopo che il ministro Aranud  de Montenbourg ha dichiarato che il governo “farà tutto il possibile” per favorire l’accorpamento del settore.

FRENA MPS, AL VIA LA QUOTAZIONE DI FINECO (UNICREDIT)

Mps ha ceduto lo 0,68% a 1,759 euro, mentre i diritti hanno perso il 2,88% a 17,86 euro. Le azioni hanno continuato ad allinearsi ai diritti con i volumi che sono stati molto elevati: sono infatti passati di mano 19.798.072 titoli e 2.651.689 diritti. Debole il resto del comparto dove, ad eccezione di Mediobanca che ha incassato lo 0,06%, Bper ha perso lo 0,18%, Bpm -0,65%, Banco Popolare -0,14%, Ubi -0,42%, Pesante Intesa -2,03%.

Unicredit -0,74%. Borsa Italiana ha disposto oggi l’ammissione alle negoziazioni di FinecoBank, la banca diretta multicanale dell’istituto di Piazza Cordusio e la data di inizio delle negoziazioni deve ancora essere stabilita e sarà subordinata alla verifica del flottante. Banca Carige ha perso il 2,59% a 0,414 euro dopo il via libera della Consob all’aumento di capitale da 800 milioni che partirà lunedì 16 giugno e terminerà il 4 luglio, in attesa di conoscere i dettagli della ricapitalizzazione.

PIRELLI NON ESCLUDE LA CONVERSIONE DELLE RISPARMIO

Si rafforza l’asse commerciale tra Pirelli +0,08% e il socio russo, Rosneft. La Bicocca vede la possibilità di nuovi accordi commerciali con Rosneft in altre parti del mondo, dopo quello siglato per la distribuzione degli pneumatici nelle stazioni di servizio Rosneft in Russia. Marco Tronchetti Provera, nel corso dell’assemblea degli azionisti non ha escluso la conversione delle azioni di risparmio in ordinarie (le rnc sono 12,2 milioni, su un totale di 487 milioni di titoli corrispondenti al 2% del capitale). Scendono anche gli altri industriali: Finmeccanica -1,7%, StM -0,1%, Fiat -0,3%.

Tra le società del lusso, Moncler è scesa del 2,3%, Yoox  invariata. Nel resto del listino da segnalare:  
Prelios -1,48% a 0,601 euro) ha annunciato il piano industriale 2014-2016, sviluppato in un’ottica stand alone, che prevede un ebit in crescita a un tasso annuo del 40% e un debito sotto i 200 milioni a fine periodo, dai 388,4 milioni del 2013.
Balza di quasi il 20% Class Editori  con volumi nettamente superiori alla media dopo l’annuncio di un contratto con il gruppo cinese Century Fortunet Limited per lo sviluppo della piattaforma di e-commerce B2B fondata da Century Fortunet Limited.

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