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Iran, Trump straccia l’accordo sul nucleare e vara le sanzioni

L’annuncio ufficiale sull’uscita degli Usa dall’accordo multilaterale sul nucleare con l’Iran, fissato alle 20 italiane di martedì sera, è stato anticipato da più di uno “spiffero” arrivato d’oltre Atlantico. E così prima ancora che scadesse il termine Donald Trump ha comunicato al presidente francese Emmanuel Macron e alle cancellerie occidaìentali che gli Usa si sarebbero ritirati dall’accordo sul programma nucleare dell’Iran. Le indiscrezioni del New York Times hanno anticipato la decisione di rimuovere tutte le esenzioni previste dall’intesa. Non solo ma, ha aggiunto Fox News, le sanzioni Usa all’Iran, sospese da Barack Obama, torneranno in vigore fra 90 giorni, a partire da martedì 8 maggio.

Poi è arrivata la comunicazione diretta di Donald Trump dalla Casa Bianca, sebbene con qualche minuto di ritardo rispetto al programma: “Il regime iraniano è il principale finanziatore del terrorismo e i movimenti che lo attuano come Hezbollah, Al Qaida, gli estremisti e opera su terreni strategici come la Sira, lo Yemen. L’accordo Jcpoa (Joint Comprehensive Plan of Action) è stato disastroso e ha fornito nuovo cash al regime per portare avanti i programmi nucleari. Nonostante le promesse fatte dall’Iran abbiamo le prove che erano bugie, che il regime persegue la costruzione di armi nucleari. Se lo autorizzassi, ci sarebbe presto un’arma nucleare in Medio Oriente. In questo momento stiamo firmando le sanzioni per l’Iran, sono al livello più alto previsto”. Le sanzioni ha aggiunto Trump colpiranno anche i Paesi che faranno intese con l’Iran anche se è previsto un periodo di transizione – tra 90 e 180 giorni – prima che diventino operative

La decisione dell’amministrazione Trump isola gli Stati Uniti dai suoi alleati e lascia il Paese nelle incognite maggiori visto che gli altri alleati trattano con Teheran, ha commentato il New York Times. Ma Trump ha deciso: “Mantengo sempre le promesse – ha concluso il presidente americano – e in queste ore il segretario di Stato Pompeo è in volo per la Corea del Nord. Con l’aiuto della Cina ci auguriamo così di portare avanti il negoziato per raggiungere un intesa che porterà prosperità a tutta l’area”.

Inutile ogni mediazione: fino all’ultimo l’hanno tentato non solo il presidente francese Macron , la cancelliera Merkel, il governo del Regno Unito, l’Unione Europea. Trump ha tirato dritto e confermato la linea dura.

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