Nel quarto giorno di offerta, l’Ipo di Poste Italiane ha raccolto ordini anche da fondi britannici e americani, oltre ad aver ottenuto una buona domanda dall’Italia. L’Ipo, inoltre, è già coperta più di una volta, compresa anche la porzione della Greenshoe. Le prenotazioni degli istituzionali sono sopra i 6 euro, il minimo della forchetta di prezzo prevista.
A livello internazionale l’interesse degli investitori non è solo per Poste Italiane, ma anche per l’Italia come Paese. Il flusso di ordini è inoltre, secondo quanto apprende Radiocor, costante rispetto ai primi giorni di offerta ed è da considerare, sul versante retail, che la tempistica di prenotazione non incide sulle modalità di assegnazione.
Non è da escludere, guardando alla storia delle recenti privatizzazioni, che per gli investitori retail il Tesoro, come avvenuto in passato, decida di venire incontro ai risparmiatori ampliando l’offerta loro dedicata. Non sembra invece probabile, vista l’importanza dell’ipo incorso, il successo tra gli investitori e l’ interesse del Tesoro di spuntare il prezzo migliore, che si vada alla chiusura anticipata dell’offerta.
Lunedì ci sarà il road show del management in Usa. L’Ipo, iniziata lunedì scorso, dovrebbe concludersi il 22 ottobre. Agli istituzionali è destinato il 70% dell’offerta, ai risparmiatori il restante 30 percento.