L’appuntamento è per fine anno ma già ora si fanno i conti: Apple ha chiesto ai suoi produttori di prepararsi ad alzare del 20% la produzione del nuovo iPhone 13, portando le consegne a 90 milioni di pezzi. Lo scrive Bloomberg, citando fonti informate sulla materia, e la notizia ha già fatto il giro del mondo. In rialzo sono tutti i fornitori della casa di Cupertino: in Asia, oggi afflitta da indici piatti o in calo, sale Taiwan grazie soprattutto ai fornitori di Apple. Tra questi, il colosso Taiwan Semiconductor segna un +7,84%. Stesso destino a Milano per ST Microelectronics (St) +2,08% alle 12:49 di mercoledì mattina.
La spinta, come si è detto, viene dalla California dove Apple si prepara a cavalcare l’onda crescente del rimbalzo post-Covid, facilitato dalla massiccia campagna di vaccinazioni. Il Nuovo iPhone 13 sarà dunque con ogni probabilità rilasciato in anticipo rispetto ai tempi previsti e dovrebbe rientrare nella consueta finestra di settembre, in chiusura d’esercizio. Il prossimo iPhone in arrivo – il secondo della casa in grado di navigare su rete 5G – si troverà facilitato anche dalle restrizioni imposte negli Usa a Huawei. Un’ulteriore spinta agli strateghi di Cupertino per alzare i volumi.
IPHONE 13 A SETTEMBRE, NOVITÀ TECNICHE
Il nuovo cellulare in arrivo quest’anno sarà più innovativo del precedente iPhone 12 e spingerà l’acceleratore sul processore, la videocamera e i miglioramenti nel display, stando alle fonti citate da Bloomberg. Le novità riguarderanno tutti i modelli in vendita – al momento etichettati con nomi in codice, rispettivamente D16, D17, D63 e D64 – con un ampliamento da 5.4 a 6.1 pollici per i modelli “regolari” e da 6.1 a 6.7 le versioni Pro.
Entrando ancora nei dettagli tecnici, almeno una delle nuove versioni avrà un display LTPO (low-temperature polycrystalline oxide) capace di aggiornare il rapporto di refresh in base ai contenuti che si stanno visualizzando. La tecnologia è già stata sperimentata su Apple Watch per diversi anni ed è capace di rallentare l’aggiornamento dello schermo in determinate situazioni in modo di aumentare la durata delle batterie. Oppo, OnePlus and Samsung Electronics Co. già utilizzano gli schermi LTPO sui propri modelli di punta.
Tra le altre novità, Apple prevede di ridurre il sensore di riconoscimento facciale o finalmente di rimuoverlo del tutto in futuro. I portavoce di Apple non commentano le indiscrezioni che includono anche un miglioramento dello zoom. Per il resto l’iPhone dovrebbe mantenere una discreta continuità nel design complessivo.
IPHONE A SETTEMBRE, IMPATTO IN BORSA
Considerando l’andamento di St in Borsa, gli investitori non sono quindi spaventati dalle indiscrezioni sul ridimensionamento del sensore FaceID – che rappresenta, sottolinea Equita, oltre metà del fatturato di St con Apple – e potenzialmente anche eliminarlo nelle versioni future.
“Quanto sopra è coerente con le indicazioni già fornite dalla stessa St – scrive il broker – che aveva detto di aspettarsi nel 2021 un fatturato piatto del suo business imaging, legato principalmente al sensore 3D FaceID di iPhone, con un verosimile calo nel secondo semestre visto il calo del semi-content”.
Secondo Equita, le stime di consenso sul fatturato di Apple vedono una crescita superiore al 20% per l’esercizio 2021 (che finisce a settembre) ma solo del 4% per il 2022, quindi la notizia se confermata sarebbe positiva in generale per la supply chain anche se per St, che nel 2020 ha generato il 24% delle vendite con Apple, permane l’incertezza legata al calo del semi-content per unità.