Usain Bolt è invincibile: è ancora lui il re dei 200, gara nella quale si è imposto davanti allo statunitense Justin Gatlin con 19”55, siglando così l’ennesima doppietta dopo l’oro nei 100 metri conquistato qualche giorno fa, sempre ai Mondiali di atletica di Pechino.
Un risultato che ha quasi del clamoroso se si pensa che il giamaicano non si era presentato al 100% alla vigilia di questi Mondiali, e infatti sul rettilineo d’arrivo, dove ha dovuto contenere un buon Gatlin (19’74 finale per lui), Bolt ha traballato un poco, perché la gamba sinistra sembrava reggere poco sul raccordo fra curva e rettilineo. Ma lui non si è lasciato impressionare, il problema all’anca l’ha accompagnato per tutta la stagione e aveva un effetto strano sulla sua gamba sinistra, ha raccontato di averla sentita qualche volta priva di forza.
Alle spalle di questa coppia un nuovo sudafricano, Anaso Jobodwana (19”97) record nazionale e bronzo, perché la fotografia lo ha staccato di un’unghia dal panamense Edward, 19”97 pure lui. Poi un curioso episodio si è verificato sulla pista del Nido d’Uccello, lo stadio olimpico di Pechino dove Bolt aveva già fatto doppietta ai Giochi del 2008: il fresco oro nei 200 m è stato travolto da un cameraman che lo riprendeva a bordo di un monopattino elettrico. I due sono volati a terra, Bolt si è poi rialzato facendo una specie di capriola e, dopo aver zoppicato per un po’ è poi andato a rassicurare il suo “investitore”.
