Intesa Sanpaolo archivia il primo trimestre del 2018 con un utile netto superiore alle attese: 1,25 miliardi, in crescita del 39% rispetto ai 901 milioni del periodo gennaio-marzo 2017. Si tratta del miglior risultato dal 2008. Gli analisti avevano previsto in media un utile di 879 milioni.
Nel primo trimestre 2018 “abbiamo conseguito risultati solidi e di qualità elevata, il che consente al nostro piano d’impresa di partire di slancio – commenta il Ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina – Se includiamo la plusvalenza relativa alla transazione con Intrum, l’utile netto sale a 1,65 miliardi, un valore pari al 43% dei 3,8 miliardi di utile dello scorso anno. Siamo pertanto nelle condizioni di affermare che l’utile netto del 2018 sarà superiore ai 3,8 miliardi di utile del 2017”.
I proventi operativi netti del primo trimestre sono aumentati del 14,2%, a 4,8 miliardi, con interessi netti a 1,86 miliardi (+2,8%) e commissioni a 2 miliardi (+8,2%). Su anche i costi operativi (+11,8%, a 2,3 miliardi), per un rapporto cost/income sceso al 47,8%. Quanto al patrimonio, il coefficiente Cet1 a regime è pari al 13,4%, tenendo conto dei dividendi maturati nel trimestre.
I dati della trimestrale sono in linea con il target di un dimezzamento dei crediti deteriorati previsto dal piano d’impresa 2018-2021, considerando anche l’accordo strategico firmato con Intrum il mese scorso.
Nel primo trimestre gli Npl sono diminuiti di circa 1,5 miliardi lordi (-14 miliardi in 30 mesi). Lo stock di crediti deteriorati è quindi sceso del 2,7% rispetto a fine 2017, sia al lordo delle rettifiche che al netto, considerando nel secondo caso il dato al 31 dicembre 2017 “ricalcolato per tenere conto della prima applicazione del principio contabile Ifrs 9”.
Nel trimestre sono in deciso calo anche le rettifiche di valore nette su crediti, pari a 483 milioni contro gli 1,2 miliardi del quarto trimestre 2017 e i 696 milioni dei primi tre mesi dello scorso anno.
La politica di dividendi per il 2018 prevede la distribuzione di un ammontare di dividendi cash corrispondente a un payout ratio pari all’85% del risultato netto. “Confermiamo come priorità la capacità di remunerare in maniera significativa i nostri azionisti – ha aggiunto Messina – come dimostrato dai 10 miliardi di dividendi erogati nel corso del precedente piano d’impresa”. “Siamo sulla strada giusta per consegnare un dividendo molto generoso anche quest’anno”, ha aggiunto il ceo.
Secondo il Ceo, inoltre, “la qualità e la solidità dei risultati sono basati su una crescita a doppia cifra dei ricavi, con i proventi dai margini di interesse in aumento per il secondo trimestre consecutivo, mentre l’incremento delle commissioni nel trimestre ci colloca ai vertici tra le banche europee. La raccolta netta nel risparmio gestito è stata di circa 5 miliardi”.
Nel primo pomeriggio il titolo in Borsa di Intesa Sanpaolo cede lo 0,8%, a 3,1365 euro. Si tratta di uno dei migliori titoli bancari a Piazza Affari, in una giornata in cui il Ftse Mib perde l’1,8%.