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Intesa Sanpaolo verso la riconferma di Messina e Gros-Pietro: il sì delle Fondazioni

Imagoeconomica

Le cinque Fondazioni bancarie che rappresentano i grandi azionisti di Intesa Sanpaolo e che sono unite da un patto di consultazione sono favorevoli alla continuità al vertice della prima banca italiana, che sarà rinnovato nell’assemblea del prossimo 29 aprile. Lo ha sostenuto il presidente della Compagnia Sanpaolo, Francesco Profumo, che in questa materia esprime l’orientamento maturato anche nelle altre quattro Fondazioni azioniste della banca e cioè Fondazione Cariplo, Fondazione Cariparo, Fondazione Cr Firenze e Fondazione Carisbo.

Il 29 aprile sarà dunque un giorno da non dimenticare per la finanza italiana, che vedrà contemporaneamente le assemblee di Intesa a Torino e di Generali a Trieste. Ma, mentre l’esito e la preparazione dell’assemblea della compagnia di assicurazioni restano assai incerti per il duello tra la cordata Mediobanca che appoggia il Ceo Philippe Donnet e la cordata Caltagirone-Del Vecchio-Crt che chiede un generale rinnovamento dei vertici, tutt’altra aria si respira in casa della Banca.

Il pronunciamento delle cinque Fondazioni azioniste, che recepisce la raccomandazione alla continuità della governance della Bce, è il segno dell’apprezzamento dei soci e del mercato per l’opera del Ceo Carlo Messina, che, con l’appoggio del presidente Gian Maria Gros-Pietro e di tutto il management, ha fatto di Intesa Sanpaolo la prima banca italiana e una vera e propria macchina di utili e di dividendi.

Il rafforzamento ulteriore del wealth management, ma anche della digitalizzazione e del fintech, saranno la rotta per i prossimi anni della banca, che ormai, dopo aver conquistato la leadership in Italia, può cominciare a guardare alla possibilità di espandersi in Europa.

Di tutto questo parlerà il nuovo piano quadriennale che il vertice di Intesa Sanpaolo presenterà al mercato e alla stampa venerdì 4 febbraio.

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Categories: Finanza e Mercati