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Intesa Sanpaolo, un miliardo per le imprese del “sistema casa”

L’accordo è stato firmato con FederlegnoArredo – Secondo la stima della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, tra il 2017 e il 2022 l’export italiano di mobili di alta gamma potrà aumentare di quasi 700 milioni di dollari.

Intesa Sanpaolo, un miliardo per le imprese del “sistema casa”

E’ stato firmato a Milano dal presidente di FederlegnoArredo Emanuele Orsini e da Stefano Barrese, responsabile della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, l’accordo che mette a disposizione un miliardo di euro per supportare gli investimenti nei processi di innovazione e di economia circolare delle imprese con al centro un modello di sviluppo sostenibile della filiera e, più in generale, del “sistema casa” che include commercio del legno, settore del legno-edilizia e il mondo casa-arredamento-design.

L’intesa siglata fa seguito all’iniziativa comune intrapresa a fine 2018 per far fronte alle calamità che hanno colpito il Nord Est abbattendo oltre 15 milioni di alberi e per individuare soluzioni concrete per l’accesso al credito dell’intera filiera. Dall’analisi “L’industria italiana del mobile fra tradizione e innovazione” condotta e presentata oggi da Gregorio De Felice, Chief Economist di Intesa Sanpaolo, emerge che, nonostante il forte ridimensionamento nell’ultimo decennio, l’industria del mobile mantiene un ruolo di primo piano nell’economia italiana, con circa 18.600 imprese, un totale di oltre 130.000 addetti e quasi 23 miliardi di euro di fatturato.

Significative le prospettive di crescita sui mercati esteri: secondo la stima della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, tra il 2017 e il 2022 l’export italiano di mobili di alta gamma potrà aumentare di quasi 700 milioni di dollari. Questo dato potrebbe crescere ulteriormente se l’industria italiana del mobile saprà rafforzare la propria presenza sui mercati esteri come la Germania ma, soprattutto, la Cina e gli Stati Uniti. Tra il 2008 e il 2018 l’industria del mobile ha già comunque aumentato il raggio d’azione del proprio export di 906 chilometri, più di ogni altro settore in Italia. Non a caso il peso dei paesi emergenti “lontani” è salito al 13% nel 2018, dal 5% nel 2008; quello dei paesi avanzati distanti si è portato al 15%, dal 9% di dieci anni prima.

L’industria italiana del mobile potrà contare sull’alta qualità delle sue produzioni, da accompagnare con adeguati investimenti in innovazione, certificazioni (FSC, di qualità e ambientali) e strategie commerciali strutturate (attività di export supportata da brand e filiali commerciali). Non potranno mancare poi investimenti diretti a sviluppare l’ecommerce, in forte crescita sia sul mercato interno, sia all’estero. L’accordo presentato prevede la valorizzazione dei fattori intangibili che Intesa Sanpaolo ha inserito nel nuovo modello di rating validato da BCE e assegna particolare attenzione alle imprese operanti in filiera nell’ambito del sistema casa con sempre maggiore attenzione all’ecosostenibilità sia in termini di materiali utilizzati che di processi produttivi adottati.

Attraverso il proprio Innovation Center, il Gruppo Intesa Sanpaolo è fortemente impegnato nella promozione di un modello di sviluppo sostenibile, così come le imprese associate a FederlegnoArredo già oggi riciclano circa 2 milioni di tonnellate di legno derivanti dagli imballaggi e dalla raccolta differenziata urbana. È stato calcolato infatti che il sistema circolare del riciclo del legno potrà creare un impatto economico stimabile in circa 1,4 miliardi di euro, con 6.000 nuovi posti di lavoro e riduzione delle emissioni di C02 di circa un milione di tonnellate. Il Progetto Filiere di Intesa Sanpaolo, avviato a livello nazionale con la sottoscrizione di oltre 630 contratti, include già 19 filiere nel ‘sistema casa’, con oltre 3.000 dipendenti, un potenziale di oltre 350 fornitori e un giro d’affari di oltre 2 miliardi di euro. Sostenere lo sviluppo delle imprese è la mission di FederlegnoArredo, una filiera integrata che fa del design italiano un punto di forza strategica per tutto il sistema Italia.

Emanuele Orsini, presidente di FederlegnoArredo: “La filiera del Legno-Arredo italiana è una filiera economica integrata e forte di un sistema circolare tra i più virtuosi dal punto di vista ambientale, che va dalla materia prima dei nostri boschi al prodotto finito, e crea così un flusso di prodotti ad alto valore, realizzati dai distretti sul territorio. Le nostre imprese rappresentano un sistema diffuso di valori che come Federazione sosteniamo ogni giorno e di cui il Salone del Mobile rappresenta la vetrina per eccellenza. Il mondo dell’arredamento racchiude una realtà produttiva, un “sistema” fatto di grandi brand e PMI che rappresenta un pilastro dell’industria manifatturiera diffusa in tutto il Paese. In questo contesto occorre sostenere le PMI italiane, e questo accordo si inserisce nelle attività che portiamo avanti per supportare i nostri associati ad affrontare le sfide dei mercati. Sostenere lo sviluppo delle imprese è la mission di FederlegnoArredo, portavoce del design italiano come punto di forza strategica per tutto il sistema Italia. Un made in Italy che ha la capacità di guardare al futuro, di innovare, di competere sui mercati”.

Stefano Barrese, responsabile Banca dei Territori Intesa Sanpaolo: “Il settore del mobile e dell’arredo che abbiamo definito ‘sistema casa’ ha un forte potenziale di crescita all’estero, una grande capacità attrattiva sugli investitori stranieri e deve cogliere le opportunità, in particolare in una fase di rallentamento economico. La nostra priorità, come prima banca del Paese, è favorire sempre il credito e, in questo, gli accordi con le associazioni di categoria sono fondamentali per coinvolgere un intero sistema. Grazie all’accordo con FedelegnoArredo abbiamo reso disponibile un plafond da un miliardo di euro per dare forma ai nostri comuni valori con attività concrete: dalla sostenibilità dei nuovi progetti all’innovazione, dallo sviluppo delle filiere alla circular economy avvalendoci anche delle competenze specifiche del nostro Innovation Center. Questi temi ricorreranno anche negli eventi in calendario per il pubblico durante il Salone del Mobile e il fuorisalone”.

Gregorio De Felice, Head of Research e Chief Economist di Intesa Sanpaolo: “L’industria del mobile ha un ruolo di primo piano nell’economia italiana. È il quarto settore per avanzo commerciale con un controvalore di 7,6 miliardi di euro nel 2018 e l’Italia si posiziona al terzo posto al mondo per quote di mercato nell’alta gamma (10,4%), poco alle spalle di Germania (13,9%) e Cina (10,9%). Le migliori opportunità provengono dai mercati esteri. Il settore può far leva su circa 230 “locomotive”, imprese molto dinamiche che creano occupazione e che hanno ottimi livelli di redditività e patrimonializzazione. La chiave per far fronte al rallentamento in atto, è moltiplicare le storie di successo anche attraverso una crescita dimensionale e una maggiore diffusione di strategie evolute in termini di internazionalizzazione e innovazione”.

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