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Intesa Sanpaolo: Ubi rileva il 100% di Pramerica SGR

Ubi Banca ha rilevato il 35% del capitale di Pramerica che nel 2002 era stato acquistato da Prudential Financial. “Con questa acquisizione si consegue un ulteriore passo nell’integrazione di UBI Banca in Intesa Sanpaolo”, ricorda una nota.

Intesa Sanpaolo: Ubi rileva il 100% di Pramerica SGR

La SGR Pramerica entra ufficialmente e al 100% a far parte del gruppo Intesa Sanpaolo. L’operazione si è chiusa tramite l’acquisto, da parte di Ubi Banca, del 35% di Pramerica che ancora era in mano a Prudential Financial: ora la partecipazione della banca lombarda, integrata in Intesa Sanpaolo da quest’anno, è del 100%. Prudential aveva acquisito la quota di minoranza in Pramerica SGR nel 2002 e, nel 2020 come tutti ricordiamo, Intesa Sanpaolo aveva appunto a sua volta portato a termine un’Offerta Pubblica di Acquisto e Scambio su Ubi Banca, azionista di maggioranza di Pramerica SGR. “L’operazione sostiene l’obiettivo del Gruppo Intesa Sanpaolo di divenire una Wealth Management and Protection company a livello europeo e conferma il modello di business basato sul possesso di proprie fabbriche prodotto”, spiega un comunicato diramato dalla banca guidata da Carlo Messina.

Attraverso la sua controllata Eurizon, Intesa Sanpaolo è già impegnata nel settore del risparmio gestito in Italia ed opera già in numerosi mercati internazionali (Lussemburgo, Regno Unito, Spagna, Francia, Germania, Svizzera, Europa dell’Est, Hong Kong e Cina continentale), con una gamma di prodotti e servizi di asset management per clienti retail, privati e istituzionali. “Con questa acquisizione si consegue un ulteriore passo nell’integrazione di UBI Banca in Intesa Sanpaolo“, ricorda inoltre la nota. Gli Asset Under Management di Pramerica SGR al 31 dicembre 2020 sono pari a 68.087 milioni di euro (contro 65.201 milioni di euro al 31 dicembre 2019), con una raccolta netta nei dodici mesi di 614 milioni di euro. L’utile netto consolidato per l’anno 2020 è stato di 137 milioni di euro (2019: 98 milioni di euro) e le commissioni sono state di 242 milioni di euro (2019: 185 milioni di euro).

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