Oggi a Davos, nell’ambito del World Economic Forum, Intesa Sanpaolo è stata confermata per il terzo anno consecutivo l’unica banca italiana tra le 100 società quotate più sostenibili al mondo nella classifica stilata da Corporate Knights, la rivista canadese specializzata in sostenibilità. Intesa si è posizionata all’80° posto su circa 7.500 imprese analizzate in base a 21 indicatori in ambito ambientale, sociale e di governance.
Inoltre, la Banca è stata inserita nella “Climate Change A List 2018” del Carbon Disclosure Project (CDP) per l’impegno nella lotta al cambiamento climatico e per la sua strategia in favore dell’ambiente, anche attraverso il sostegno a un’economia a basse emissioni di carbonio. CDP è un’organizzazione non profit che fornisce un sistema globale di misurazione e divulgazione di informazioni relative all’impatto ambientale. In particolare, la Climate Change A List 2018 include 126 aziende leader a livello mondiale, su circa 7.000 società analizzate, nella performance ambientale e nella mitigazione degli effetti del cambiamento climatico.
“Siamo molto orgogliosi di questi ulteriori riconoscimenti internazionali che confermano la bontà della strada intrapresa verso la sostenibilità. Nella nostra posizione di leader ci spronano a continuare a contribuire in modo sempre più significativo allo sviluppo sostenibile e alla transizione verso un’economia più attenta all’ambiente”, ha commentato il CEO e Consigliere Delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina.
Questi riconoscimenti seguono di pochi giorni l’inserimento di Intesa Sanpaolo nel Gender Equality Index (GEI) 2019, indice trasversale a tutti i settori di business lanciato da Bloomberg nel 2018 che valuta l’impegno e le azioni in materia di parità di genere delle principali società quotate a livello globale.