Impegno, valore, merito, questi i valori alla base dell’iniziativa con la quale Intesa Sanpaolo avvia la sua attività di Impatto: un finanziamento accessibile messo a disposizione di tutti gli studenti che frequentano le università italiane, 1.660.000 ragazzi, in ogni Ateneo e in ogni Facoltà, e soprattutto in ogni condizione economica e sociale, perché il prestito non richiede alcuna garanzia personale o familiare.
È la prima iniziativa in Italia con queste caratteristiche e lancia il programma Impact di Intesa Sanpaolo. In Italia i numeri dell’istruzione universitaria sono allarmanti: siamo ultimi nel tasso di passaggio dalle scuole superiori all’università (46%) nell’incidenza di fuori corso (48% nella triennale e 13,2% nella specialistica); primi per tasso di abbandono (32%). La situazione si fa più critica al Sud, dove il numero degli iscritti si riduce del 15% e il tasso di abbandono supera il 45%. Tutto questo colloca l’Italia al penultimo posto in Europa per numero di laureati su cittadini fra 25 e 34 anni (27% vs UE 38% e OCSE 44%).
Eppure, studiare fino ai livelli più alti dell’istruzione conviene: lo certifica l’Istat nella Rilevazione 2017 sulla forza lavoro, sia in termini di tasso di occupazione (laureati 72% vs diplomati 63%) che di reddito medio (un adulto laureato guadagna il 55% più di un senza titolo; il 39% più di un diplomato delle medie; il 25% più di un diplomato delle superiori). Forse anche per questo le immatricolazioni sono salite del 5,1% negli ultimi due anni; comunque troppo poco.
Per queste ragioni Intesa Sanpaolo ha deciso di promuovere Per Merito per ampliare l’accesso all’alta formazione, uno dei problemi più importanti e urgenti del Paese. Per Merito è un prestito che può ottenere ogni studente universitario alla sola condizione di impegnarsi nella propria crescita formativa.
Tutti i ragazzi iscritti all’Università potranno richiedere dal prossimo febbraio online direttamente sul sito di Intesa Sanpaolo il prestito, con una linea di fido che cresce progressivamente a patto che si mantenga un ritmo di studi di almeno venti crediti (2/3 degli esami) al semestre. Per gli studenti in sede è accordato un importo annuo di 3 mila euro annui, quindi 9 mila euro per il corso triennale e 15 mila euro per il corso quinquennale (3+2). Agli studenti fuori sede è accordato un prestito di 5 mila euro annui a causa delle maggiori spese di residenza, quindi 15 mila per il corso triennale e 25 mila per il corso quinquennale.
Gli importi sono erogati su base semestrale in tranche rispettivamente da 1500 e 2500 euro. La Banca lascia alla responsabilità dello studente la scelta di prelevare quanto crede in base ai suoi bisogni. Sono previste anche soluzioni specifiche per iscriversi a un’università all’estero o per frequentare un master. Dopo il conseguimento del titolo universitario, inizia un periodo di grazia di due anni trascorso il quale si dovrà iniziare la restituzione di quanto utilizzato, con rate diluite sino a un massimo di quindici anni. Inoltre, sarà possibile sospendere la restituzione per tre volte e in caso di estinzione anticipata non ci saranno costi aggiuntivi. Il tasso è fisso, definito nel momento della sottoscrizione e non cambierà per tutta la durata del prestito.
Per le università, che operano sul campo, la possibilità di un finanziamento privato deve integrare e rafforzare, non sostituire le soluzioni che il Diritto allo Studio offre: nell’ultimo triennio, pure tra grandi difficoltà, il numero delle borse di studio è cresciuto anche se non tutti gli idonei ricevono la borsa di studio. Inoltre, in un contesto che vede una riduzione delle capacità economiche familiari, la crescita delle immatricolazioni è comunque un segnale positivo, da rafforzare anche grazie alla disponibilità di prestiti.
Carlo Messina, Consigliere Delegato e CEO Intesa Sanpaolo, ha dichiarato: “Tra i fattori determinanti per la crescita del nostro Paese c’è sicuramente l’istruzione universitaria. L’iniziativa che lanciamo vuole ampliare in maniera strutturale l’accesso alle uninversità italiane rivolgendosi a tutti gli studenti. E’ il primo strumento realizzato grazie al Fund for Impact, un elemento centrale del nostro Piano d’Impresa studiato per dare nuove opportunità di accesso al credito. Avviare le attività di Impatto puntando allo sviluppo del capitale umano più prezioso, i giovani, è un significativo segno di fiducia nel futuro del Paese.”