Si è conclusa oggi, mercoledì 13 novembre, a Napoli la seconda edizione di Up2Stars, il programma di accelerazione ideato da Intesa Sanpaolo per sostenere le startup più promettenti e innovative. L’iniziativa si è svolta all’Università Federico II, nell’ambito delle celebrazioni per gli 800 anni dalla sua fondazione, e ha visto la partecipazione di numerosi attori dell’ecosistema dell’innovazione.
“Il successo registrato dalla seconda edizione di Up2Stars conferma la nostra capacità di azione concreta a supporto dell’innovazione e dei talenti italiani per promuovere sviluppo e transizione digitale del Paese. – ha commentato Anna Roscio, executive director sales & Marketing Imprese Intesa Sanpaolo -. In due anni abbiamo selezionato 80 startup innovative che rappresentano un’eccellenza imprenditoriale, le abbiamo accelerate, presentate ad un’ampia platea di investitori ed imprese e, grazie alla nostra dimensione internazionale e a una rete di partner strategici come Innovit, abbiamo fornito loro tutti gli strumenti per misurarsi con il mercato globale. Lavoriamo da anni e investiamo per creare una rete organica fatta di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico verso le pmi, capace di favorire la transizione del nostro Paese verso nuovi modelli, in stretta correlazione con gli obiettivi del Pnrr”.
Up2Stars: in due anni selezionate 80 startup
Negli ultimi due anni, Up2Stars ha ricevuto oltre 1000 candidature, selezionando 80 startup che hanno potuto beneficiare di un programma di accelerazione che le ha messe in contatto con investitori, imprese e esperti del settore. L’evento conclusivo è stato l’occasione per fare il punto su un’iniziativa che ha contribuito alla crescita delle startup italiane, offrendo loro visibilità e opportunità di networking, anche a livello internazionale.
Il programma ha registrato successi significativi, come la presentazione di 12 startup a settembre davanti agli investitori della Silicon Valley, una novità assoluta per una banca italiana. Le aziende selezionate hanno avuto l’opportunità di interagire con venture capitalist e imprenditori statunitensi, un’esperienza che ha segnato un passo importante nel loro percorso di crescita.
In totale, Up2Stars ha coinvolto oltre 250 attori tra imprese, investitori e venture capitalist, e ha creato una rete di collaborazione che ha visto la partecipazione di partner strategici come Microsoft, Cisco, Gellify, Elite-Gruppo Euronext e Digit’Ed. Grazie a queste sinergie, molte delle startup accelerate hanno avuto accesso a risorse fondamentali per il loro sviluppo, tra cui la Lounge Elite-Gruppo Euronext, che prepara le imprese al mercato dei capitali.
Il ruolo dell’Università Federico II
Un elemento chiave di questa edizione è stato il coinvolgimento dell’Università Federico II, che ha ospitato l’evento finale e che, negli anni, ha collaborato con Intesa Sanpaolo in vari progetti di ricerca e innovazione. Quest’anno, l’ateneo celebra gli 800 anni dalla sua fondazione e rappresenta un centro di eccellenza per il trasferimento tecnologico, con progetti condivisi con il gruppo bancario, come il CNR Agritech e l’Innovation Hub, focalizzati sul trasferimento di tecnologie dalla ricerca accademica alle imprese.
Oltre l’Italia: il passo verso l’internazionalizzazione
Intesa Sanpaolo ha fatto un passo decisivo verso l’internazionalizzazione delle startup con la creazione di una rete globale di collaborazioni. Le startup selezionate, oltre ad essere accelerate in Italia, hanno avuto l’opportunità di espandere i propri orizzonti grazie all’esperienza negli Stati Uniti. L’internazionalizzazione è un tema centrale per il programma, che si inserisce in un contesto più ampio di sostegno all’innovazione, che include anche il supporto al trasferimento tecnologico per le pmi italiane.
Il programma Up2Stars ha, infatti, un valore complessivo di circa 2,2 milioni di euro in servizi e opportunità, e si inserisce all’interno di una strategia più ampia di Intesa Sanpaolo per favorire la crescita delle startup, sostenendo l’innovazione e il trasferimento tecnologico verso le pmi italiane. In questo quadro, la banca ha dato un contributo concreto anche sul fronte finanziario, con oltre 800 milioni di euro di finanziamenti alle startup negli ultimi anni, e una quota di mercato di circa il 32%.
Il futuro delle startup italiane
L’ecosistema delle startup italiane sta vivendo un periodo di grande crescita. Secondo i dati del Registro delle Startup Innovative, le imprese iscritte hanno superato le 12mila unità a fine 2023, con un’accelerazione che si è registrata soprattutto negli ultimi anni. Le startup, principalmente attive nei settori ICT, salute, agricoltura 4.0, e fintech, sono piccole imprese ad alto contenuto tecnologico, spesso alle prese con il passaggio dalla fase di startup a quella di scale-up.
Tuttavia, l’Italia si trova ancora a fronteggiare alcune sfide in termini di competitività, soprattutto a livello europeo. Secondo il Rapporto sulla Competitività Europea, l’Italia risulta sotto la media europea per quanto riguarda gli investimenti in ricerca e sviluppo. Le imprese italiane, infatti, sono concentrate in settori tecnologici di media intensità, mentre in Europa e negli Stati Uniti cresce il numero di investimenti in settori a alta tecnologia. Questo scenario potrebbe essere invertito grazie anche all’iniziativa di Up2Stars, che contribuisce a dare visibilità alle startup italiane, sostenendole nel percorso di crescita e innovazione.