Accordo raggiunto tra Intesa Sanpaolo e i 65mila lavoratori del gruppo che ottengono, così, il contratto di secondo livello. L’intesa è stata trovata dall’azienda e dai sindacati di categoria nella mattinata di oggi. La quadra è stata trovata nelle prime ore della mattina di oggi dai sindacati di categoria FABI, FIRST Cisl, FISAC Cgil, Ugl credito, UILCA, Unisin e Sinfub, e dall’azienda, dopo 24 ore ininterrotte di trattativa.
Soddisfatto il segretario nazionale della FABI Giuseppe Milazzo: “Il Contratto Collettivo di Secondo Livello del Gruppo Intesa riconosce e rafforza importanti istituti a favore dei dipendenti, a cominciare dal welfare, con un occhio di riguardo per i temi della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e della remunerazione della produttività, attraverso la definizione dei premi aziendali, di risultato e del sistema incentivante. Si tratta di un accordo che offre ulteriori salvaguardie ai dipendenti a completamento del quadro di regole della contrattazione nazionale”.
Intesa Sanpaolo, come fa notare la Fabi, “è il primo gruppo bancario italiano ad aver rinnovato il contratto di secondo livello per i suoi 65mila dipendenti, dopo la firma del contratto nazionale di categoria”.
Attraverso sei accordi, che vanno a costituire la nuova contrattazione di gruppo, sono state disciplinate diverse materie per un valore di circa 200 milioni di euro: il premio aziendale relativo al 2014 e il premio variabile di risultato, il sistema incentivante, gli inquadramenti, le pressioni commerciali, il welfare, con strumenti innovativi per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro ed è stato costituito il Fondo pensione integrativo unico di gruppo, con aumento della contribuzione per i giovani.
Inquadramenti: È stato aggiornato il sistema degli inquadramenti, rendendolo coerente con l’organizzazione del lavoro del nuovo modello di banca inaugurato col piano industriale dello scorso anno. Sono, quindi, state definite le indennità e gli avanzamenti di carriera del personale.
Fondo pensione di gruppo. È stato costituito il Fondo previdenziale unico di Gruppo, con aumento della contribuzione previdenziale fino al 3,50% per il personale più giovane, che fino ad oggi godeva dei contributi più bassi.
Welfare e conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Grande importanza nell’accordo riveste la disciplina del welfare. Sono state raddoppiate le ore di permesso retribuito messe a disposizione dall’azienda: da 50mila a 100mila, che potranno essere utilizzate dai lavoratori per esigenze familiari. È stata, inoltre, accordata ai dipendenti la possibilità, sempre per esigenze personali, di usufruire della sospensione dell’orario lavorativo con una copertura economica del 35% da parte della banca per le ore di mancato lavoro.
Premi. I lavoratori hanno ottenuto il riconoscimento di un serie di premi: quello variabile di risultato, legato alle performance di vendita, il sistema incentivante e, infine, il saldo del premio aziendale relativo al 2014, per un totale di 130 milioni da distribuire ai 65mila dipendenti tra ottobre 2015 e marzo 2016, che si somma alle azioni elargite lo scorso anno ai dipendenti dal gruppo attraverso accordo sindacale.
Pressioni commerciali. È stato, infine, sottoscritto un accordo per contrastare le pressioni commerciali.