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Intesa Sanpaolo punta sulle startup: con Up2Stars accelera innovazione e competitività. Roscio: “Orgogliosi dei risultati”

Imagoeconomica

Le banche hanno da sempre giocato un ruolo centrale nell’economia, ma in un mondo che corre veloce verso la digitalizzazione e la sostenibilità, anche i pilastri devono aggiornarsi. Intesa Sanpaolo, una delle principali istituzioni finanziarie italiane, ha saputo cogliere questa trasformazione, diventando un partner strategico per le imprese italiane, sia grandi che piccole. Non limitandosi a supportare le storiche Pmi, la banca ha rivolto la sua attenzione anche all’imprenditoria innovativa delle startup, in cui detiene una quota di mercato pari a quasi il 32%, riconoscendo in esse una risorsa fondamentale per la crescita futura del Paese.

Tuttavia, il potenziale delle startup è spesso accompagnato da alti rischi: molte non superano la fase iniziale e solo poche emergono come player consolidati. Per affrontare questa sfida, Intesa Sanpaolo ha lanciato nel 2022 il programma Up2Stars, con l’obiettivo di aiutare le startup italiane a compiere quel salto di qualità che spesso manca.

Up2Stars: un trampolino di lancio per le startup italiane

Ideato in collaborazione con l’Intesa Sanpaolo Innovation Center, Up2Stars seleziona ogni anno decine di startup in settori strategici per l’economia italiana, preparandole a interagire con investitori e imprese mature. Attraverso partnership con realtà di rilevanza come Gellify (acceleratore), Elite di Borsa Italiana, Cisco, Microsoft, Digit’ed, i Centri Nazionali Agritech, MOst e Hpc, e Nest Network 4 Energy Sustainable Transition, il programma offre alle startup l’opportunità di entrare in un ecosistema ricco di risorse e opportunità.

Ogni edizione del programma prevede quattro call di selezione, ognuna focalizzata su un settore chiave, con un massimo di 40 startup che intraprendono un percorso di accelerazione personalizzato realizzato in collaborazione con Gellify. Durante il programma, le startup hanno l’opportunità di confrontarsi con mentor e coach, presentarsi nei Demo Day e accedere all’Elite Lounge di Intesa Sanpaolo per prepararsi all’ingresso nel mercato dei capitali.

La prima edizione (2022-2023) ha visto oltre 600 candidature e 40 startup selezionate in settori come Digitale, Industria 4.0, Bioeconomia, MedTech e Aerospace. La seconda edizione (2023, appena conclusa a Napoli), ha ampliato il network di collaborazioni, coinvolgendo Centri di Ricerca, Poli Europei di Innovazione e nuovi partner come Digit’Ed per la formazione e Innovit per le opportunità internazionali, con focus su WaterTech, Energie Rinnovabili, Intelligenza Artificiale e IoT.

Anna Roscio, responsabile della direzione Sales & Marketing Imprese di Intesa Sanpaolo, ha spiegato il valore del programma: “Intesa Sanpaolo crede fermamente nello sviluppo e nella crescita dell’iniziativa imprenditoriale ed è la banca di riferimento per le imprese italiane. In particolare, nell’ambito della Banca dei Territori guidata da Stefano Barrese, abbiamo sviluppato alcuni programmi per sostenere startup, imprese a guida femminile, Pmi eccellenti e le realtà che vogliono crescere all’estero. Con Up2Stars puntiamo a favorire il trasferimento tecnologico dalle startup alle Pmi più mature per promuovere la competitività del Paese, grazie anche alle partnership attivate a livello nazionale e internazionale. Questa è la nostra visione strategica per sostenere l’innovazione, che è motore della crescita economica nonché uno dei paradigmi del Pnrr”.

La missione nella Silicon Valley

Nel 2024, il programma ha offerto a 12 startup selezionate l’opportunità di partecipare a un percorso internazionale di accelerazione presso Innovit, un hub tecnologico a San Francisco, nel cuore della Silicon Valley. Questo percorso ha permesso alle startup italiane di entrare in contatto con attori globali dell’innovazione, tra cui investitori e aziende tecnologiche. Intesa Sanpaolo ha inoltre aggiunto un contributo economico di circa 20mila euro, portando il totale a circa 45mila euro per ciascuna startup, comprensivo del supporto ricevuto durante il programma di accelerazione.

Roscio ha evidenziato l’importanza di un percorso internazionale: “Per un duplice vantaggio. Le startup avviano una dinamica di crescita per confronto e interazione con contesti internazionali altamente dinamici e competitivi, favorendo la creazione di nuovi ecosistemi tecnologici e filiere di innovazione nel nostro Paese. Inoltre, concorrono a presentare l’eccellenza dell’innovazione italiana all’estero e attraggono in Italia capitali potenzialmente impattanti su sviluppo economico e occupazione. Questo circolo virtuoso rafforza la competitività globale del Paese e Intesa Sanpaolo ne è alfiere e partner imprescindibile”.

Un supporto concreto alle startup: finanziamenti convertibili e oltre

Nel corso degli anni, Intesa Sanpaolo ha investito circa 2,2 milioni di euro in Up2Stars, un impegno che riflette la sua volontà di essere non solo un fornitore di capitali, ma anche un abilitatore di crescita per il sistema produttivo italiano. Da oltre un decennio, la banca ha erogato oltre 300 milioni di euro in finanziamenti alle startup, supportandole con prodotti finanziari mirati, come i finanziamenti convertibili, che permettono alla banca di entrare direttamente nel capitale delle startup e rafforzare la loro solidità finanziaria.

Un esempio significativo è l’investimento in Radoff Spa, azienda innovativa nel campo dei sistemi IoT per il monitoraggio degli inquinanti indoor. Con l’acquisizione di una quota del 3,75%, la banca ha sostenuto non solo la crescita della Pmi, ma ha anche contribuito al suo consolidamento su mercati internazionali come Italia, Europa e Nord America.

I risultati finora ottenuti e gli obiettivi futuri

Ma quali sono i risultati di Up2Stars? “Le due edizioni del programma Up2Stars hanno registrato oltre 1.000 candidature da parte delle startup e hanno coinvolto più di 250 realtà tra imprese, investitori, esperti e venture capitalist. Molte delle 80 startup accelerate da Up2Stars hanno avviato collaborazioni con Pmi, circa 50 sono state ammesse alla nostra Lounge Elite ad esse dedicata per prepararsi ad accedere al mercato dei capitali”, ha spiegato Roscio. Inoltre, gli 8 Demo Day organizzati finora hanno coinvolto più di 800 investitori e aziende, rafforzando il ruolo di Up2Stars come ponte tra idee emergenti e mercati globali.

Guardando al futuro, Intesa Sanpaolo è pronta a far volare ancora più in alto il programma. “Puntiamo a coinvolgere un numero ancora maggiore di startup focalizzandoci su nuovi settori innovativi e strategici, oltre a rafforzare il network di collaborazioni all’estero. La nostra ambizione è che Up2Stars diventi un punto di riferimento per l’ecosistema delle startup italiane che intendono strutturarsi e crescere anche in una prospettiva internazionale”, ha dichiarato Roscio.

Le startup partecipanti a Up2Stars: casi concreti di innovazione

Le startup coinvolte in Up2Stars sono rappresentative di una varietà di settori ad alta tecnologia e sostenibilità, un assaggio del futuro dell’imprenditoria italiana. Alcuni esempi di startup che partecipano al programma includono Novac, che sviluppa supercondensatori per veicoli elettrici, migliorando l’efficienza energetica, e Oraigo, che applica le neuroscienze e l’intelligenza artificiale per migliorare la sicurezza stradale. Altre startup, come Ecolibrì, si concentrano sulla sostenibilità, sviluppando tecnologie per la gestione dei rifiuti organici, mentre Nanosurf è focalizzata sull’energia solare, utilizzando materiali nanotech innovativi per migliorarne l’efficienza.

Insomma, si va dalla tecnologia green all’intelligenza artificiale, dalla mobilità sostenibile alla trasformazione digitale. Ogni startup racconta una storia di innovazione che, senza un supporto strutturato, potrebbe restare una promessa incompiuta.

Non solo startup: una visione strategica per il sistema economico italiano

Up2Stars non è un’iniziativa isolata, ma parte di una strategia più ampia volta a favorire la transizione economica del Paese. L’obiettivo non è solo sostenere le startup innovative, ma creare un ecosistema fertile in cui queste realtà emergenti possano collaborare con le Pmi, accelerando così la trasformazione digitale e sostenibile dell’intero sistema produttivo italiano.

Questo approccio si inserisce perfettamente negli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), che promuove innovazione, sostenibilità e inclusione. Attraverso finanziamenti mirati, programmi di consulenza e progetti di networking, Intesa Sanpaolo si pone l’ambizioso obiettivo di trasformare sfide globali come il cambiamento climatico e la digitalizzazione in opportunità concrete per le imprese italiane.

La sfida di mettere insieme due mondi

Integrare startup e Pmi non è semplice, poiché le prime operano a ritmi rapidi e con una visione a lungo termine, mentre le seconde sono più consolidate e adottano un approccio più prudente. Con Up2Stars, Intesa Sanpaolo sta creando uno spazio di collaborazione tra queste realtà, con le prime che offrono soluzioni innovative e le seconde che ne adottano le tecnologie.

Questo modello di supporto riflette un cambiamento nel ruolo delle banche, che non sono più solo finanziatori, ma abilitatori di crescita. Sostenendo le startup più promettenti, Intesa Sanpaolo investe nel futuro dell’economia italiana, creando una rete di clienti solidi e innovativi.

In un periodo di cambiamenti rapidi, il programma dimostra come tradizione e innovazione possano rafforzarsi, favorendo un futuro più competitivo e sostenibile per l’Italia.

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Categories: Economia e Imprese