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Intesa Sanpaolo: prestito per lo studio a distanza, ecco come funziona

La banca lancia un nuovo micro prestito destinato alle famiglie che devono acquistare hardware e software per consentire ai propri figli di studiare a distanza – Ecco tutte le caratteristiche

Intesa Sanpaolo: prestito per lo studio a distanza, ecco come funziona

Intesa Sanpaolo ha lanciato un nuovo prestito, chiamato XME StudioStation, destinato alle famiglie che devono affrontare delle spese per consentire ai figli di affrontare in maniera adeguata lo studio a distanza. 

La pandemia di Covid-19 ha costretto moltissimi studenti ad approcciarsi con la didattica a distanza. Secondo i dati, 2 studenti su 3 delle superiori fanno lezione in modo interattivo, collegandosi in video-conferenza con i professori, e 6 studenti su 10 delle scuole medie utilizzano software di ultima generazione. Gli stessi dati mostrano però che 1 studente su 5, il 20% in termini percentuali, non ha potuto seguire la didattica a distanza per via di assenza di dotazioni tecnologiche. In numeri assoluti parliamo di circa 1 milione di studenti.

Il nuovo prestito di Intesa Sanpaolo è pensato dunque per chi ha bisogno di acquistare hardware e software o deve pagare un canone di abbonamento ad internet per far studiare i propri figli. 

E’ a questa platea di consumatori che Intesa propone dei micro-prestiti, il cui importo varia dai 500 ai 1.500 euro. Il denaro dovrà essere rimborsato in un periodo compreso tra 12 e 48 mesi con a tasso 0%. “Il lungo ammortamento – sottolinea la banca guidata da Carlo Messina – porta la rata a massimo 31 euro al mese, ovvero 1 euro al giorno”. 

Potranno accedere al prestito le famiglie con figli con un Isee (Indicatore della Situzione Economica Equivalente) non superiore a 40mila euro.
“Il prestito è pensato per avere rate sostenibili con un impatto minimo sul bilancio familiare, consentendo così ai genitori di poter dare continuità di accesso alla formazione a distanza dei propri figli. I giovani sono il nostro futuro e la cultura è certamente un fattore imprescindibile per la loro formazione nonché uno dei motori per il rilancio del nostro Paese”, ha sottolineato Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori.

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