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Intesa Sanpaolo: Ops Ubi al test dell’assemblea

Lunedì 27 aprile si terrà l’assemblea a distanza di Intesa Sanpaolo, che dovrà votare sull’Ops per Ubi (confermata con convinzione da Carlo Messina), sul rinvio dei dividendo e sui conti – Voci di una contromossa di Crédit Agricole su Ubi

Intesa Sanpaolo: Ops Ubi al test dell’assemblea

Non c’è solo l’offerta pubblica di scambio su Ubi all’ordine del giorno dell’assemblea a distanza che Intesa Sanpaolo terrà domani, 27 aprile, ma certamente l’Ops è il punto più intrigante dell’assise.

Il Ceo della prima banca italiana, Carlo Messina, ha anche di recente confermato che l’Ops resta sempre valida e che anzi l’emergenza Coranavirus ne rafforza la “strategicità”, ma domani saranno i soci a dire la loro e a esprimersi con il voto.

“La motivazione strategica dell’operazione – ha sostenuto Messina – assume ancora maggiore valenza nel contesto conseguente all’epidemia Covid-19”, soprattutto per “le sinergie di costo, nonché per l’aumento del grado di copertura dei crediti deteriorati e la riduzione dei crediti unlikely to pay e in sofferenza“.

Ma, oltre che l’Ops, l’assemblea di Intesa Sanpaolo avrà all’ordine del giorno altri punti molto importanti, come i conti del primo trimestre, cioè i primi che risentono dell’emergenza Covid-19, l’approvazione del bilancio 2019 che registra un utile netto di 4,8 miliardi di euro, il rinvio del dividendo, secondo le indicazioni della Bce, e l’aumento di capitale per sostenere l’operazione Ubi.

A proposito di quest’ultima, Intesa Sanpaolo ha tenuto a sottolineare che “non è un’iniziativa ostile né aggressiva, ma è una proposta operativa per percorrere la stessa strada, insieme, su un’auto più potente e più comoda” e che la chiusura o la cessione (a Bper) di sportelli che la fusione comporterà non necessariamente riguarderà gli sportelli Ubi, ma potrebbe riguardare anche gli sportelli della stessa Intesa.

Tra i soci storici di Ubi però la contrarietà alla fusione con Intesa resta e da qualche giorno aleggiano voci, non confermate, di una contromossa che gli advisor della banca guidata da Victor Massiah starebbero valutando e che potrebbe portare a un matrimonio con i francesi di Crédit Agricole, su cui ha drizzato le antenne anche il Copasir.

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