Intesa Sanpaolo torna sul mercato dei capitali con una nuova obbligazione dual tranche. Il doppio bond lanciato stamane dall’istituto, guidato da Carlo Messina, ha una prima tranche a tasso variabile a 3 anni, mentre la seconda è un titolo green a 6,5 anni. L’importo per entrambi sarà di tipo benchmark, dice la banca, il che significa superiore ai 500 milioni di euro ciascuna. Il cui pricing è atteso in giornata.
I primi dettagli della duplice operazione
Le prime indicazioni di rendimento per il bond triennale, con scadenza aprile 2027, sono in area +100 punti base sull’Euribor a tre mesi. Per il titolo green, con scadenza ottobre 2030, viene indicata una guidance a +145 punti base sul tasso del midswap.
Joint bookrunner dell’operazione odierna sono Bbva, BofA Securities, Commerzbank, Goldman Sachs International, Imi- Intesa Sanpaolo, Morgan Stanley, NatWest Markets e Unicredit.
Intesa Sanpaolo aveva già collocato un’obbligazione dual tranche lo scorso novembre, ma in quel caso la valuta scelta era il dollaro. In quel caso collocò 3 miliardi di dollari complessivi, raccogliendo ordini per oltre 11 miliardi di dollari: si trattava della più grande emissione per Intesa Sanpaolo degli ultimi 10 anni.
Invece a febbraio sempre dell’anno scorso Intesa è uscita con ben 4 distinte emissioni, accontentando investitori istituzionali e risparmiatori retail.
Forte interesse per i corporate bond nel primo trimestre del 2024
Continua ad esserci interesse per i bond, soprattutto quelli di tipo corporate. Secondo dati di Bloomberg, il primo trimestre 2024 si è chiuso con una crescita significativa delle emissioni corporate: 138,2 miliardi di euro, +29,6% rispetto al medesimo trimestre del 2023.
Invece nel segmento financial, che comprende anche le banche, i volumi aggregati hanno registrato un leggera flessione del 4,8% a 210,5 miliardi, con andamenti molto differenziati a seconda della tipologia di debito: i titoli senior e covered hanno segnato un calo (più pronunciato sui covered), mentre le emissioni subordinate sono significativamente aumentate (+21,8%), sostenute dalla buona salute dei bilanci bancari e da un clima generale di forte propensione al rischio, evidente anche nella robusta performance dei listini azionari. Le dinamiche del primario, sia in termini di volumi (elevati) sia di pricing dei titoli e di livelli di copertura delle operazioni, sono state soddisfacenti. In relazione al coverage ratio i valori medi trimestrali, riferiti al segmento investment grade e riportati sempre da Bloomberg, sono stati elevati pari a 3,8 volte (2,9 volte nel primo trimestre del 2023).