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Intesa Sanpaolo: Messina proporrà al Cda la nomina del Generale dei Carabinieri Antonio De Vita come Chief Security Officer

Per cominciare a fugare le ombre provocate dallo spionaggio dei conti correnti e delle carte dei clienti dal bancario pugliese, già licenziato da Intesa Sanpaolo ad agosto, l’AD della banca Carlo Messina proporrà la nomina del Generale dei Carabinieri De Vita come Cyber Security Officer del Gruppo Iri sera la banca ha anche chiesto scusa a tutti i clienti: “Quanto è avvenuto non dovrà più accadere”

Intesa Sanpaolo: Messina proporrà al Cda la nomina del Generale dei Carabinieri Antonio De Vita come Chief Security Officer

Per fugare le ombre sullo scandalo dello spionaggio del bancario pugliese Vincenzo Coviello, già licenziato in agosto dalla banca, sui conti correnti di migliaia di clienti illustri e non, l’Amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, è deciso a intervenire rapidamente. Nella riunione di settimana prossima del Consiglio d’amministrazione della banca, Carlo Messina proporrà la nomina del Generale del Corpo d’Armata dei Carabinieri, Antonio De Vita, nel ruolo di Chief Security Officer del Gruppo, nuova area a riporto dell’Ad con la responsabilità per la Cyber Security e la Sicurezza. Il Generale, prima di andare in pensione a luglio, ha ricoperto la responsabilità relativa alle regioni di Puglia, Campania, Abruzzo e Molise e conosce molto da vicino la zona dove ha agito il bancario spione. Dal primo settembre De Vita è stato assunto da Messina nel suo staff come senior advisor per sicurezza e cyber.

Intesa Sanpaolo dovrà anche rispondere alla Procura di Bari, alla Banca d’Italia e al garante della Privacy sulle modalità del comportamento del bancario infedele e sulla tempistica della comunicazione della banca alle autorità vigilanti. Intanto si è scoperto che Coviello spiava non solo i conti correnti, compresi quelli della filiale di Intesa a Montecitorio, ma anche le carte di credito dei clienti. Le indagini sono agli inizi e uno dei primi punti da chiarire è se Coviello abbia agito da solo o abbia avuto dei mandanti.

Nella serata di ieri Intesa Sanpaolo ha diffuso un comunicato stampa per ricostruire le turbinose vicende dello spionaggio si un dipendente infedele dei conti correnti dei clienti e ha chiesto scusa, ribadendo che “quanto è avvenuto non dovrà più accadere” e chiedendo scusa a tutti.

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