Intesa Sanpaolo “non ha bisogno di acquisizioni” ha ribadito l’amministratore delegato Carlo Messina nel corso della conference call di presentazione agli analisti dei conti 2024. La banca, aggiunge, eviterà così “le complicazioni” legate a operazioni di M&A, come l’assorbimento del tempo del manager e i ritardi legati alla necessità di uniformare le piattaforme IT. Messina poi, all’incalzare delle domande degli analisti, scende ancora più nel dettaglio sul tema: “Non abbiamo bisogno, né non siamo interessati a operazioni sul mercato italiano in nessun settore, né bancario, né assicurativo, né del risparmio gestito. Tra l’altro avremmo anche da fare i conti con l’Antitrust. Non abbiamo alcuna intenzione di partecipare al consolidamento in Italia. Staremo molto lontani da questa confusione che c’è sul mercato”.
E nemmeno Intesa Sanpaolo è interessata ad acquisire quote di minoranza in altre società: “Assolutamente no” ha detto il manager. “Avevamo l’attitudine in passato di entrare in deal sistemici, 20 o 15 anni fa e comprare quote di minoranza. È un modo assurdo di lavorare in termini di creazione di valore. A meno che non si vogliano fare plusvalenze su queste quote, ma questo non è il caso di Intesa Sanpaolo”
“Abbiamo registrato il miglior utile netto di sempre”
Ciò perché “vogliamo restare ben concentrati nel nostro business per poter mantenere la nostra promessa di utili be oltre i 9 miliardi per il 2025”. Riguardo la semantica di questa espressione Messina precisa che essa “significa anche verso i 10 miliardi o anche all’infinito”.
Oggi Intesa Sanpaolo ha reso noto i risultati dell’intero 2024: “Stiamo superando i nostri obiettivi” e il 2024 si è chiuso con “il miglior utile netto di sempre” ha commentato Messina con gli analisti e continueremo ad “avere una crescita che sorprenderà gli investitori”.
Il calo degli interessi compensato dalle commissioni
Alla domanda relativa a quanto possa impattare la riduzione dei tassi di interesse sugli interessi netti, Messina ha risposto che “teoricamente ogni calo di 50 punti base dei tassi significa un calo di 70 milioni di interessi netti. Ma questo solo in teoria, perché noi siamo ben attivi sul risparmio gestito e possiamo facilmente compensare con le commissioni”.
Le attività finanziarie della clientela sono cresciute di 77 miliardi su base annua, ha poi aggiunto, raggiungendo circa 1.400 miliardi. Prevediamo ancora crescita delle attività dei clienti (un mix di depositi, risparmio gestito e prodotti assicurativi) depositi sia nel 2025 rispetto al 2024, sia nel 2026.