Carlo Messina, pluridecorato Ceo di Intesa Sanpaolo, non si lascerà sedurre dalle sirene del nuovo Governo e continuerà a fare il suo mestiere: quello di Ceo della più grande banca italiana. E’ stato lo stesso Messina a dirlo in un’intervista pubblicata sabato dal settimanale Milano Finanza. “Faccio l’aministratore delegato, voglio completare questo mandato (Ndr. che va dal 2022 al 2024) e farne un altro, se i miei azionisti lo vorranno” ha detto Messina. Che ha aggiunto: “Se verrò richiesto di consigli – come mi è capitato con molti governi, tutti inascoltati – continuerò a darli. Ma certamente non esiste che io faccia un mestiere diverso da quello dell’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo”.
INTESA SANPAOLO: MESSINA: “E’ IL MOMENTO DELLA RESPONSABILITA’ SOCIALE”
Giorgia Meloni, se riuscirà a formare il nuovo Governo, dovrà dunque rassegnarsi, se mai ci avesse pensato, a non contare nella sua squadra su un banchiere di grande successo come Carlo Messina, di recente incoronato per la quinta volta dalla società di ricerca Institutional Investor come il miglior Ceo delle banche europee. Confermato in primavera alla guida di Intesa per il triennio 2022-4, Messina vorrebbe continuare anche dopo e cioè nel triennio 2024-6, se gli azionisti saranno d’accordo.
Non entrerà al Governo, ma Messina farà la sua parte con Intesa Sanpaolo per dare una mano al Paese, nella consapevolezza che questo “è il momento della responsabilità sociale delle imprese” che devono avere un occhio di riguardo verso i propri dipendenti e verso le famiglie e le imprese. Di recente la banca ha donato 500 euro ad ognuno dei suoi 85 mila dipendenti per aiutarli a sostenere le difficoltà economiche aggravate dal caro-bolletta e non esclude di lanciare altre iniziative di carattere sociale.
INTESA SANPAOLO FINORA HA EROGATO CREDITI PER 40 MILIARDI, CHE DIVENTERANNO 70 ENTRO FINE ANNO
Del resto, ricorda con orgoglio Messina, “noi siamo il pilastro dell’economia reale di questo Paese, abbiamo 500 miliardi di impieghi, un terzo del Pil del Paese, e oltre un trilione di masse in gestione”. I numeri parlano chiaro sul sostegno che la prima banca italiana sta dando all’intera comunità: “In qualunque condizione di mercato – assicura il Ceo – continueremo ad erogare credito significativo: fino a questo momento abbiamo erogato 40 miliardi e arriveremo a 70 miliardi a fine anno”. Inoltre: “Abbiamo messo a disposizione delle imprese 20 miliardi per superare questa fase della crisi energetica e ne metteremo altri 8 miliardi a favore delle famiglie per superare questo momento” anche se “il Paese è solido e ha tutta la forza per arrivare al 2024 in condizioni positive e per superare la fase di difficoltà legata alla crisi energetica“.