L’Antitrust ha avviato un’istruttoria nei confronti di Intesa Sanpaolo e di Isybank, la banca digitale del gruppo guidato da Carlo Messina. Dopo le lamentele di diverse centinaia di migliaia di correntisti e delle associazioni dei consumatori, sono finite sotto la lente del’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato le modalità con cui le due società hanno comunicato e realizzato il trasferimento del conto da Intesa Sanpaolo a Isybank. In sostanza, Intesa sta spostando i suoi clienti più digitali verso un servizio che, teoricamente, dovrebbe essere più in linea con le proprie abitudini. In numeri si tratta di 4 milioni di correntisti che cambieranno casacca entro la fine del prossimo anno, con circa 300mila migrazioni già avvenute.
Una nota dell’Autorità spiega che “sono infatti pervenute circa 2.000 segnalazioni relative al piano di cessione che prevede il trasferimento di clienti che Intesa Sanpaolo definisce, nella comunicazione a loro inviata, come ‘prevalentemente digitali’, ossia i clienti che ‘hanno familiarità con i servizi e i canali digitali, nonché i clienti consumatori che, in ogni caso, fanno un utilizzo nullo o limitato della filiale’”.
Passaggio da Intesa a Isybank: comunicazione ambigua
Nel dettaglio, i consumatori hanno lamentato che la comunicazione è stata recapitata nell’internet banking o nell’app di Intesa Sanpaolo senza alcuna particolare evidenza e in un periodo dell’anno in gran parte coincidente con le ferie estive. Pertanto, i correntisti non avrebbero avuto piena contezza del trasferimento del proprio conto presso un altro operatore. Anzi spesso ne sono venuti a conoscenza soltanto dopo la data ultima fissata da Intesa per poter esprimere il proprio diniego al passaggio.
La facoltà di opporsi al trasferimento del conto
La stessa facoltà di opporsi al trasferimento risulta non esser stata indicata chiaramente. Inoltre, il passaggio al nuovo operatore comporterebbe importanti modifiche delle condizioni contrattuali in essere con Intesa Sanpaolo e delle modalità di fruizione del servizio: non ci saranno sportelli fisici cui rivolgersi, essendo un operatore completamente digitale con cui si potrà interagire soltanto attraverso smartphone e non anche tramite browser del proprio personal computer come invece avveniva con Intesa Sanpaolo; mancheranno alcune funzionalità e servizi (ad esempio, le cosiddette carte virtuali) presenti in Intesa Sanpaolo e assenti in Isybank, spiega l’Autorità. Secondo la quale ciò comporterebbe, almeno per alcuni un aumento dei costi.