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Intesa Sanpaolo: fissati i target Net Zero per le società del wealth management. Eurizon cresce nei green bond

Ufficio stampa di Intesa Sanpaolo

Le tre società del gruppo Intesa Sanpaolo attive nel wealth management hanno fissato gli obiettivi al 2030 e al 2050 riguardo la riduzione delle emissioni nette zero (Net Zero Emissions) di gas serra dei loro patrimoni gestiti.

Si tratta delle Sgr Eurizon Capital e Fideuram Asset Management con Fideuram Asset Management Ireland dac che hanno determinato i target per la Net Zero Asset Managers Initiative ed il Gruppo Assicurativo Intesa Sanpaolo Vita che ha fissato gli obbiettivi per la Net-Zero Asset Owner Alliance.

Quattro gli ambiti di azione per le Sgr del gruppo -prime in Italia a comunicare i dati- tra cui l’impegno di aumentare gli investimenti in attività ecosostenibili. Eurizon è in prima linea nell’investimento in Green bond

Net Zero: Eurizon e Fideuram i primi in Italia a fornire target

L’iniziativa Nzami (Net Zero Asset Managers Initiative) lanciata a dicembre 2020, conta oltre 200 firmatari che rappresentano oltre 57 trilioni di dollari di attivi gestiti. E’ costituita da asset manager internazionali impegnati a sostenere l’obiettivo di zero emissioni nette di gas serra entro il 2050 o prima, in linea con gli sforzi per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius, e a sostenere investimenti in linea con tale obiettivo. I progressi conseguiti devono essere rendicontati nel TCFD Report, redatto secondo le Raccomandazioni della Task Force on Climate Related Financial Disclosures. La NZAMI è partner di “Race to Zero”, una campagna guidata dalle Nazioni Unite che raggruppa una coalizione di iniziative (che rappresentano 733 città, 31 regioni, 3.067 imprese, 173 dei maggiori investitori e 622 istituti di educazione superiore) impegnate a conseguire zero emissioni nette entro il 2050 al più tardi. “Le società di Asset Management del Gruppo Intesa Sanpaolo sono le prime SGR italiane a dare disclosure dei propri target Net Zero” dice una nota di Intesa.

Gli obiettivi, approvati dai singoli consigli di amministrazione delle società del Gruppo San Paolo, fanno seguito alla pubblicazione – in sede di Piano Industriale 2022-2025 – degli obiettivi al 2030 di riduzione delle emissioni finanziate relative ai principali settori ad alta intensità di emissioni, riconducibili all’adesione alla Net Zero Banking Alliance.
Inoltre, a seguito dell’adesione alle iniziative Net Zero annunciate a fine 2021, le società di wealth management di Intesa Sanpaolo si sono impegnate a pubblicare i propri impegni intermedi, finalizzati a raggiungere entro il 2050 la neutralità delle emissioni nette di gas serra dei patrimoni gestiti.

Quattro gli ambiti di azione per la Net Zero asset Manager

Asset Level Alignment Target, con cui gli asset manager si impegnano a identificare la quota di asset, definita Portafoglio in Scope1, che sarà gestita con l’obiettivo di arrivare alla neutralità climatica entro il 2050. Dai propri studi Eurizon ha rilevato un Portafoglio in Scope pari a 67,5 miliardi di euro, equivalente al 15,39% dei propri AUM (assets under management) al 31 dicembre 2021. Nello stesso periodo, il Portafoglio in Scope di Fideuram Asset Management risulta pari a 7,9 miliardi di euro, equivalente al 13,86% dei propri AUM, mentre quello di Fideuram Asset Management Ireland si attesta a 13,1 miliardi di euro, equivalente al 29,79% dei propri AUM.

Portfolio Level Reference Target, che rappresenta i traguardi intermedi al 2030 sul Portafoglio in Scope. Le società di asset management Eurizon2 , Fideuram Asset Management e Fideuram Asset Management Ireland3 , hanno espresso l’ambizione di ridurre del 50% entro il 2030 le emissioni finanziate – espresse in termini di intensità – rispetto al baseline year (2019), come richiesto da IPCC (Intergovernamental Panel on Climate Change), anche attraverso l’investimento in climate solutions e attività di stewardship & engagement.

Stewardship ed Engagement Target, che prevede un impegno a instaurare solidi piani di interazione con le società partecipate focalizzati a incentivarle ad attuare efficaci percorsi di decarbonizzazione.
In tale ambito Eurizon si pone l’obiettivo di contattare 48 società (rappresentanti il 70% delle emissioni finanziate dal Portafoglio in Scope) entro il 2025 e ulteriori 107 società entro il 2029 (fino a coprire il 90% delle emissioni finanziate) concentrandosi sugli emittenti appartenenti ai settori ritenuti “materiali” per la decarbonizzazione. Fideuram Asset Management ha valutato che dovrà attivarsi con 53 società entro il 2025 per raggiungere l’obiettivo di coprire il 70% delle emissioni finanziate e con 165 società entro il 2030 (raggiungendo così il 90% delle emissioni finanziate). Fideuram Asset Management Ireland, da parte sua, dovrà eseguire la stessa attività su 66 società entro il 2025 (70% delle emissioni finanziate) e 195 entro il 2030 (coprendo così il 90% delle emissioni finanziate).

Investment in Climate Solutions, con cui i firmatari si impegnano ad aumentare gli investimenti in attività ecosostenibili. Per la definizione di questo target Eurizon ha considerato i progetti finanziabili da “obbligazioni verdi”, i cosiddetti Green Bond, stimando che circa il 4% (erano 1,53% a fine 2021) degli AUM complessivi potranno essere investiti in Green Bonds entro il 2025. Fideuram Asset Management e Fideuram Asset Management Ireland stimano che, entro il 2025, rispettivamente circa l’1% e il 4% dei propri AUM saranno investiti in progetti finanziati da Green Bond.

Tre aree di azione per il settore assicurativo

Per il Gruppo Assicurativo Intesa Sanpaolo Vita, gli obiettivi intermedi in ambito NZAOA si articolano nelle seguenti tre aree di azione:
1) Sub-Portfolio: riduzione delle emissioni sugli “Investimenti Diretti” – per le asset class “Listed Equity” e “Publicly Traded Corporate Bond” – pari al 50% della “Carbon Intensity by EVIC” entro il 2030, rispetto a dicembre 2021 come baseline year. Gli AUM oggetto di target, al 31 dicembre 2021, risultano pari a 19,6 Mld Eur.
2) Engagement: confronti bilaterali con gli emittenti più rilevanti – ovvero i “Top 20 Emitter”, che pesano per circa il 70% in termini di emissioni del Portafoglio in Scope del Gruppo Assicurativo – con il fine ultimo di valutare, discutere e abilitare i rispettivi percorsi e strategie di decarbonizzazione. Il Gruppo, inoltre, coopererà con NZAOA fornendo contributi finalizzati alla redazione di position paper collaborativi su tematiche affini.
3) Financing the Transition: impegno a rendicontare annualmente NZAOA sull’ammontare degli investimenti a supporto della transizione “green” (“Climate Solution Reporting”). Al 31 dicembre 2021 erano presenti investimenti a supporto della transizione pari al 5% circa del Portafoglio in Scope del Gruppo (Investimenti Diretti e Indiretti). Inoltre, il Gruppo contribuirà ad uno dei “Financing the Transition” working group per promuovere lo sviluppo e la conoscenza di nuove soluzioni di investimento “green”, di standard di reporting e di eventuali nuove metodologie su tematiche analoghe.

Il Gruppo Assicurativo Intesa Sanpaolo Vita ha aderito lo scorso anno alla Net Zero Asset Owner Alliance (NZAOA) e alla Net Zero Insurance Alliance (NZIA). La NZAOA e la NZIA riuniscono rispettivamente 61 investitori istituzionali internazionali e 15 dei principali assicuratori e riassicuratori del mondo, tutti impegnati a portare i propri portafogli di investimento e di sottoscrizione a zero emissioni nette di gas a effetto serra entro il 2050, in linea con un aumento massimo della temperatura di 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali entro il 2100

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