Il Consiglio di amministrazione di Intesa Sanpaolo, presieduto da Gian Maria Gros-Pietro, ha deciso di creare una nuova Area di Governo dedicata alla sicurezza, denominata “Chief Security Officer” che risponderà direttamente al Ceo Carlo Messina. La nuova struttura è stata affidata al Generale Antonio De Vita che da settembre era stato assunto da Messina nel suo staff come senior advisor per sicurezza e cyber.
La nomina del Generale De Vita come Chief Security Officer avviene in un momento particolarmente delicato per la banca, a seguito dello scandalo legato allo spionaggio sui conti correnti e carte di credito dei clienti, vicenda che ha portato al licenziamento del bancario Vincenzo Coviello lo scorso agosto. Messina ha ritenuto indispensabile agire con tempestività per ristabilire la fiducia dei clienti e garantire una maggiore sicurezza delle informazioni.
In un atto di responsabilità, Intesa Sanpaolo ha anche rivolto scuse pubbliche ai propri clienti, impegnandosi a fare in modo che episodi simili non si ripetano. Intesa Sanpaolo dovrà rispondere alla Procura di Bari, alla Banca d’Italia e al garante della Privacy riguardo al comportamento del bancario infedele e ai tempi di notifica alle autorità. La banca si difende, dichiarandosi parte lesa e precisando di aver agito in conformità con i tempi richiesti da un processo complesso e accurato per ricostruire quanto avvenuto.
Con l’ingresso di De Vita e la nuova struttura, la banca punta a rafforzare la propria struttura di sicurezza e a ridurre al minimo il rischio di future violazioni.
Gli obiettivi della nuova area di governo di Intesa
L’Area di Governo “Chief Security Officer”, affidata al Generale Antonio De Vita, avrà la responsabilità di garantire la sicurezza fisica e informatica, oltre alla continuità operativa dell’istituto. I principali obiettivi includono:
- Centralizzazione della sicurezza: creare un unico punto di riferimento per la gestione dei modelli e delle soluzioni in materia di sicurezza.
- Governance del budget: assicurare un controllo adeguato sulle risorse economiche dedicate alla sicurezza.
- Identificazione delle priorità: stabilire le aree di intervento più critiche per migliorare la sicurezza.
- Aderenza agli standard internazionali: consolidare l’impegno verso i migliori standard e modelli di sicurezza a livello globale.
Le parole di Carlo Messina
Carlo Messina, consigliere delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo, ha commentato l’importanza di questa nuova iniziativa: “Il Generale De Vita porta in Intesa Sanpaolo la sua esperienza, competenza e autorevolezza per potenziare un ambito di rilievo fondamentale per la Banca. Grazie al suo ingresso nel Gruppo e con la costituzione della nuova Area saremo in grado di garantire focalizzazione, investimenti e risorse sulla sicurezza, in tutti i suoi complessi aspetti, con particolare riferimento a quelli tecnologici.”
Il curriculum del Generale De Vita
Antonio De Vita ha ricoperto ruoli di alta responsabilità nelle Forze Armate italiane, culminando con l’incarico di Generale di Corpo d’Armata, in cui ha supervisionato i Carabinieri del sud Italia. Prima di questo, ha ricoperto i gradi di Generale di Brigata e di Divisione, coordinando le operazioni nei comandi regionali di Lombardia e Lazio, dove gestiva anche il personale e le aree logistiche. Ha avuto importanti incarichi a Torino, Napoli e Roma, occupandosi della sicurezza pubblica e dell’ordine nell’ambito dell’Arma dei Carabinieri.
De Vita ha affrontato diverse sfide, come la gestione dell’emergenza Covid in Lombardia e il coordinamento della sicurezza durante le Olimpiadi Invernali di Torino nel 2006. Ha anche svolto compiti di Stato Maggiore come Sottocapo di Stato Maggiore e Capo del 1° Reparto del Comando generale, occupandosi di questioni legislative e di coordinamento delle risorse economiche.
La sua carriera è iniziata con ruoli sul campo, da Capitano a Tenente Colonnello, con incarichi di comando in Sardegna e Piemonte, dove ha anche diretto operazioni investigative come Comandante del Raggruppamento Operativo Speciale (Ros) per la Sardegna e del Nucleo investigativo a Napoli.
In termini di formazione, De Vita possiede un Master in Scienze Strategiche dall’Università Statale di Torino e una Laurea Specialistica in Scienze della Sicurezza Interna ed Esterna conseguita presso l’Università di Tor Vergata di Roma.