Al via il primo progetto di filiera sostenibile in Italia. Intesa Sanpaolo e Gucci rinnovano la loro collaborazione con focus la transizione della filiera produttiva verso pratiche sostenibili e inclusive. L’accordo ha l’obiettivo di supportare le aziende della filiera Gucci a intraprendere un percorso di miglioramento della propria sostenibilità sociale e ambientale adottando azioni e interventi concreti, coerenti con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Con questo accordo si avvia un modello innovativo di supporto alle imprese produttive del Made in Italy. Nello specifico, le PMI della filiera Gucci potranno accedere a linee di finanziamento ad hoc introdotte da Intesa Sanpaolo, nella formula S-Loan e ispirate a indicatori ESG, al fine di perseguire obiettivi cruciali come: efficientamento e risparmio energetico, introduzione di progetti di mobilità e logistica green, sviluppo di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile, adeguamento dei modelli di business per favorire lo sviluppo dell’economia circolare.
E ancora l’attivazione di iniziative volte a promuovere il tasso di occupazione femminile in azienda e supportare la crescita professionale attraverso la creazione di percorsi di formazione e acquisizione di nuove competenze, definizione e implementazione di policy e strumenti di welfare volti a garantire la parità e ridurre il gap di e l’adozione di un sistema trasparente di certificazione delle parità di genere e attivazione di iniziative volte a sviluppare e aumentare la consapevolezza in merito all’uguaglianza di genere.
Alla base dell’accordo – si legge in una nota – vi è il modello di collaborazione già avviato nel 2020 per far fronte all’emergenza sanitaria attraverso il programma “Sviluppo Filiere” di Intesa Sanpaolo, finalizzato a sostenere lo sviluppo e la valorizzazione dei fornitori della filiera Gucci e del contesto industriale nel quale operano, riconoscendo loro importanti vantaggi sul costo e sull’accessibilità del credito per effetto della condivisione del merito di credito con l’azienda capofiliera.
“Siamo orgogliosi di inaugurare oggi con Intesa Sanpaolo il primo accordo di filiera per il settore della moda che consentirà all’ecosistema Gucci di fare un passo ulteriore verso la rivoluzione sostenibile del business – ha dichiarato Marco Bizzarri, Presidente e CEO di Gucci -. Si tratta di un passo importante, perché solo insieme – pubblico e privato, grandi aziende e PMI – possiamo raggiungere obiettivi critici per la società e per l’Italia, in linea con gli obiettivi auspicati dal Piano nazionale resistenza e resilienza. Si tratta di un progetto pionieristico: tutto quello che abbiamo sempre sperato di realizzare, come imprese, per favorire l’obiettivo di una società più giusta è adesso a portata di mano. La sostenibilità sociale e ambientale è un dovere: carbon neutrality, pari opportunità sono parte di un’unica infrastruttura, ragionando – come è necessario – in una logica di sistema-Paese”.
Mentre il Consigliere e Amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina ha sottolineato come questo accordo “rappresenta un nuovo rapporto tra banca impresa e filiera di riferimento, basato sulla sostenibilità, che lanciamo per primi in una fase di svolta per il nostro Paese rappresentato dall’arrivo dei Fondi del programma NGEU. Intesa Sanpaolo conferma la sua attenzione agli investimenti green, allo sviluppo di modelli basati sulla circolarità: la nostra attenzione trova oggi un nuovo modello applicativo basato sul punto di forza del nostro sistema produttivo, quello delle filiere, da tempo al centro dei nostri programmi di sostegno per le imprese. Il nostro Gruppo è convinto di come lo sviluppo economico possa avere prospettive sane quando ha come riferimenti la cura all’impatto ambientale, l’inclusione sociale, la valorizzazione del capitale umano”.
Infine, per merito del “Programma Sviluppo Filiere”, sono stati oltre 150 i fornitori della filiera Gucci che in tutta Italia hanno beneficiato di finanziamenti erogati dal Gruppo bancario per oltre 230 milioni di euro in un solo anno. Questi interventi hanno consentito di accompagnare le PMI della filiera nella realizzazione dei propri progetti di crescita sul territorio, di internazionalizzazione e di rinnovamento delle proprie strutture produttive. Il progetto, partito a fine 2015, ha attivato oltre 6 miliardi di impieghi per gli oltre 20mila fornitori aderenti alle oltre 800 filiere costituite.