Crescono gli investimenti green e social per “colpa” della pandemia Covid. A certificarlo è la Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo che ha pubblicato un nuovo report, dal titolo Green Bond Brief, in cui, a partire dal ruolo dell’Unione Europea sul mercato dei green bond, prevede nuovi emittenti governativi green anche nel 2021.
In quest’anno – spiega il report – la domanda di asset green è cresciuta più velocemente dell’offerta. Le emissioni di social bond sono quintuplicate rispetto al 2019 (da circa 36 miliardi nel 2019 agli attuali 157 miliardi), riportando una crescita decisamente superiore rispetto a quella registrata nei green bond nello stesso periodo. Oltre ai fattori contingenti dettati dal Covid, ad incoraggiare la crescita è stato anche il consolidamento di standard di mercato.
L’unione Europea ha fornito ulteriore impulso allo sviluppo del mercato emettendo a partire da ottobre quattro SURE social bond per un ammontare totale pari a 31 miliardi volti a dare sostegno agli Stati membri più colpiti dalla pandemia. I primi due SURE social bond di ottobre hanno ricevuto ordini per più di 233 miliardi e sono stati emessi per 17 miliardi.
A partire dal 1° gennaio 2021 la BCE accetterà come garanzia nelle operazioni di rifinanziamento bond con cedole legate alle performance rispetto a uno o più obiettivi di sostenibilità ed in linea con la Tassonomia europea e/o con gli obiettivi delineati dalle Nazioni Unite (United Nations Sustainable Development Goals). I bond, inoltre, potranno essere ammessi anche ai programmi PEPP o EAPP qualora rispettino i criteri di idoneità.