L’assemblea di Intesa Sanpaolo ha approvato il bilancio 2020, che ha confermato una solida patrimonializzazione e un utile netto che nonostante il Covid ha superato i 3 miliardi di euro. Via libera in particolare alla distribuzione del maxi dividendo agli azionisti: l’assemblea ha ratificato la scelta di corrispondere il massimo importo consentito dalle direttive delle autorità regolatorie, con la doppia cedola relativa al 2019 e al 2020. Approvati a larghissima maggioranza anche tutti gli altri punti all’ordine del giorno, che riguardavano le remunerazioni e l’acquisto di azioni proprie.
“Anche in un anno complesso come quello che abbiamo alle spalle – ha commentato il CEO Carlo Messina -, Intesa Sanpaolo ha saputo essere a fianco di imprese e famiglie nel Paese supportando l’economia reale e rafforzando ulteriormente l’impegno per contrastare l’emergenza sanitaria e sociale. Gestiamo 1.200 miliardi di risparmi degli italiani, abbiamo accordato 500 miliardi di euro di crediti, quasi un terzo del Pil nazionale. Sui conti correnti attivi presso la nostra Banca passano ogni giorno transazioni per 35 miliardi di euro, deteniamo circa 100 miliardi di euro di titoli del debito pubblico, Siamo il secondo creditore dello Stato dopo la Bce, negli ultimi tre anni abbiamo realizzato un utile netto complessivo di circa 10 miliardi di euro”.
“Abbiamo erogato – ha proseguito Messina – 95 miliardi di euro di nuovo credito, quasi la metà dei quali ad alto impatto sociale, sostenere il tessuto produttivo abbiamo tempestivamente promosso moratorie su finanziamenti per 95 miliardi, e nuove iniziative del Fund for Impact sono state avviate per aiutare gli studenti, le madri lavoratrici, persone e famiglie con difficoltà, piccole e piccolissime imprese. Abbiamo sostenuto il Terzo Settore, particolarmente provato dall’acuirsi dell’emergenza socio-sanitaria, con finanziamenti a soggetti non profit per oltre 520 milioni di euro”. La banca si è proposta in prima linea anche per l’attuazione del Recovery Plan appena varato dal Parlamento: “Intendiamo mettere a disposizione oltre 400 miliardi di erogazioni a medio-lungo termine, di cui: oltre 140 miliardi alle famiglie; circa 120 miliardi alle imprese con fatturato fino a 350 milioni; circa 150 miliardi a imprese con fatturato superiore a 350 milioni”.
“Intesa Sanpaolo – ha aggiunto il presidente Gian Maria Gros-Pietro – è un punto di riferimento del Paese, vive da sempre a fianco di famiglie e imprese, è radicata nei territori e nelle comunità in cui opera, ne condivide i problemi, accompagna e favorisce lo sviluppo economico, contribuisce al rafforzamento della coesione sociale, è particolarmente attiva nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio artistico e culturale, fondamento del progresso civile. Il 12 aprile 2021, con il completamento dell’integrazione di UBI Banca in Intesa Sanpaolo, si è svolto un ulteriore passaggio di una storia di successo: la nascita di una realtà ancor più solida, in grado di rafforzare il sistema finanziario italiano e sostenere i territori, a fianco delle famiglie, delle imprese e della società”.