Piazza Affari è regina d’Europa, +1,71%, 18.914 punti, in una giornata partita alla riscossa fin dalle prime battute e il paniere principale trascinato al rialzo dal rally di Banca Intesa, +5,49%, dopo l’addio al dossier Generali (-3,12%). Il titolo più effervescente risulta però Banco Bpm: +6,11%. Positivo anche l’obbligazionario: lo spread del decennale italiano contro il bund tedesco scende a 194.10 punti (-2,32%), rendimento 2,15%, mentre il Tesoro fa il pieno, collocando ben 10 miliardi di titoli di Stato a medio e lungo termine. Si tratta di 7 miliardi di Btp a cinque e dieci anni, con il tasso del quinquennale che torna sopra l’1% per la prima volta da giugno 2015. Il rendimento medio del Btp con scadenza aprile 2022, risale a 1,11% da 0,92% precedente. I tassi dei due decennali giugno 2027 e giugno 2026 sono pari a 2,28%(da 2,37%) e 2,05% (da 1,77%). Venduti anche 3 miliardi di CctEu febbraio 2024 e dicembre 2022 rispettivamente a 0,79% e 0,53%.
Più deboli le altre piazze Europee: Londra +0,13%; Francoforte +0,16%; Madrid +0,17%; piatta Parigi. Wall Street parte poco mossa, poi i listini si portano per qualche ora sopra la parità, grazie ai commenti di Donald Trump: il presidente Usa, che domani parlerà al Congresso, promette un “aumento storico” delle spese per la difesa, un incremento da 54 miliardi di dollari. In scia alla notizia Dow Jones e S&P 500 raggiungono nuovi record intraday, ma l’incertezza prende poi nuovamente il sopravvento, nell’attesa di cosa il tycoon dirà domano a proposito della riforma fiscale. Warren Buffett però rassicura: “Non siamo in territorio bolla”. In questo momento le azioni, dice l’Oracolo di Omaha, sono preferibili ai titoli di stato americani.
L’euro torna sopra quota 1,061 rispetto al dollaro (+0,53%). Tra le materie prime riprendono gli acquisti sul petrolio, Brent +0,55%, a 56,62 dollari al barile. In rialzo l’oro, +0,53%, ai massimi di tre mesi e mezzo a quota 1.263,32 dollari l’oncia.
In gran spolvero oggi anche il Ftse Mib, con il mercato che premia Intesa per aver abbandonato la battuta di caccia al Leone triestino. Nel fa le spese proprio Generali, che perde appeal e scivola a -3,12%, peggior blue chip di giornata, mentre il suo azionista principale, Mediobanca, dopo un avvio negativo riesce a rosicchiare un frazionale rialzo +0,74%. Il comparto bancario è sugli scudi anche con Banco Bpm, +6,11%, miglior titolo, grazie al fatto che ha superato i requisiti patrimoniali fissati dalla Bce. Pioggia di acquisti su Bper +4,35%, Ubi +3,53%. Tonica Unicredit: +2,47%, che ha concluso in anticipo l’offerta in Borsa dei diritti di opzione. Fra gli assicurativi brillano Unipol +3,82% e Unipolsai +2,6%.
Per il settore moda gran recupero di Yoox +3,95%, bene Ferragamo +1,32%. Fra gli industriali svetta ancora Leonardo +4,9%, sostenuto dai conti preliminari 2016 e dal piano industriale 2017-2021. Ben acquistati Fiat +2,66%, con gli analisti di Mediobanca che hanno promosso il titolo a “outpeform” con target price a 14 euro rispetto ai 10,42 euro delle attuali quotazioni. In scia Exor +4,08%. Effervescenti Buzzi +3,17%, Stm +2,4%, Cnh +1,85%, Brembo +2,31%.
Tra gli energetici svetta Tenaris +1,55%, frazionale recupero di Saipem +0,14%, positiva Eni +0,42%. In progresso le utilities, tra cui A2A (+2,51%), soprattutto dopo i conti; secondo i dati preliminari 2016 il margine operativo lordo (Ebitda) è superiore a 1,22 miliardi di euro, oltre il 16% in più rispetto all’esercizio precedente (1,05 miliardi di euro nel 2015).
Guadagna quasi un punto percentuale anche Mediaset (+0,96%), mentre Silvio Berlusconi incontra Confalonieri e i suoi legali a Villa San Martino. Sul tavolo almeno due temi caldi: il Milan e la partita aperta con Vivendi.