“Non solo lo ritengo fondamentale, ma lo ritengo anche estremamente probabile“. Così Enrico Tomaso Cucchiani, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, ha espresso oggi il proprio appoggio all’ipotesi di un secondo governo guidato da Mario Monti.
“Soluzioni alternative potrebbe comportare grossi rischi per il Paese”, ha aggiunto il manager parlando a margine del workshop Ambrosetti.
Quanto al nuovo piano anti spread varato ieri dalla Bce, Cucchiani ritiene che sia stato “un passo molto importante e molto forte da parte di Draghi, che sta esercitando una leadership molto concreta e molto pragmatica”.
L’obiettivo comune, secondo il top manager, deve essere quello di “accelerare verso l’integrazione bancaria, fiscale ed economica dell’Europa. E’ un cammino irreversibile, cerchiamo di supportarlo con coraggio, perché tutto questo non è sufficiente se poi i vari Stati non fanno i compiti a casa”. In Italia “dobbiamo continuare sulla strada delle riforme e del contenimento del debito”.
Da Cucchiani anche un commento sull’atteggiamento dei tedeschi nei confronti della Bce: “In Germania l’opinione prevalente da parte della business community è che ci si stia muovendo nella giusta direzione”.
L’ad di Intesa ha anche parlato degli impatti che la decisione di Draghi potrebbe avere sull’operatività del sistema bancario: “Certamente la caduta dello spread aiuta ad abbassare i tassi sui crediti all’economia, e credo che possa facilitare l’operatività delle banche”.
Quanto, infine, alla policy di Intesa Sanpaolo, istituto protagonista nell’acquisto di titoli di Stato, “abbiamo sempre dato il nostro contributo – ha assicurato Cucchiani – e continueremo a darlo”.