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Intervista a Elisabetta Righi Iwanejko neo Presidente Associazione San Marino – Italia

Elisabetta Righi Iwanejko

Oggi intervistiamo Elisabetta Righi Iwanejko, neo presidente dal 1 maggio 2020 e per il triennio 20/23 dell’Associazione San Marino-Italia. Una realtá che per statuto é senza alcun fine di lucro, non ha finalità politiche e si propon come oggetto il consolidamento dell’antica amicizia e sviluppo delle relazioni fra la Repubblica Italiana e la Repubblica di San Marino sul piano culturale, sociale, economico e scientifico in modo da favorire ogni possibile forma di collaborazione, cooperazione e sinergia fra i due Paesi e i loro cittadini.

Ci vuole ricordare come nasce il suo amore per San Marino?

L’amore per la Repubblica nasce grazie a mio padre, cittadino sammarinese che per la sua professione di medico esercitata subito dopo la laurea a Rimini per oltre 40 anni, mi ha trasmesso il legame ininterrotto con la sua patria d’origine. Fin da piccola sono stata affascinata dalla storia dell’antica terra della libertà che ho sempre frequentato avendo legami famigliari ed amicizie molto care. Il destino mi ha portato a vivere stabilmente a San Marino con il matrimonio avendo sposato un medico italiano, attivo a San Marino, del quale ho assunto la cittadinanza e generato due figli che amo tantissimo. L’assunzione della doppia cittadinanza mi ha sempre reso orgogliosa e il senso di appartenenza ha fatto sì che i miei interessi si sono rivolti da sempre ad entrambe le Repubbliche ponendo la mia attenzione a due realtà che sono legate da importanti accordi bilaterali a partire dalla Convenzione di Amicizia e buon vicinato firmata il 31 marzo 1939. Dopo aver conseguito la maturità al Liceo Classico di Rimini e la laurea in Lettere e Filosofia all’Università degli Studi a Bologna, ho assunto nel 1981, l’incarico di Direttore della Biblioteca di Stato e Beni Librari di San Marino. Dirigere l’importante istituto culturale per quasi trenta anni, mi ha permesso di apprezzare un patrimonio inestimabile, sia per la storia locale, sia per la grande ricchezza di valori dei protagonisti che hanno fatto la storia della Repubblica stessa. Un lavoro di analisi e di continua ricerca che mi ha consentito di allargare gli orizzonti anche e soprattutto a riguardo del ruolo espresso da San Marino nel panorama storico, politico ed economico internazionale. L’incarico diplomatico di Console Generale del Principato di Monaco accreditata presso San Marino assunto nel 1991, mi ha dato molte soddisfazioni, grazie anche alla grande disponibilità e fiducia che gli uomini di stato monegaschi mi hanno concesso. Ricordo ancora con emozione quando nel primo incontro con S.A.S il Principe Ranieri che mi aveva nominato, mi chiesi se fossi stata in grado di servire e rappresentare degnamente il Principato di Monaco, così diverso dallo Stato in cui vivevo. La risposta non tardò ad arrivare e oggi posso affermare che l’esperienza monegasca mi ha consentito di arricchirmi continuamente. Rappresentare il Principato in prima persona ad incontri politici di alto livello e di intessere relazioni con autorevoli esponenti del mondo istituzionale ed imprenditoriale mi ha fatto capire nel tempo, quanto siano importanti le politiche esercitate dai micro stati per il loro sviluppo economico-turistico-culturale. 

La sua passione per la Cultura e la Storia cosa le ha insegnato?

Ho imparato che la cultura di un popolo è fatta di memoria storica, di testimonianze, conoscenze, tradizioni, comportamenti che lo rendono del tutto unico e pronto a confrontarsi con espressioni culturali diverse al fine anche di ricostruire relazioni politico-economiche con le realtà limitrofe . Un’unicità che ben caratterizza l’identità sia sammarinese che italiana. Entrambe necessitano oggi più che mai di valorizzare “ brani della propria storia” ed offrire “ inedite chiavi di lettura” a coloro che vogliono approfondirne la conoscenza. Ripercorrere la storia è sempre un’affascinante impresa la quale consente di conoscere determinate situazioni spesso sconosciute alla comunità e avere una buona conoscenza del patrimonio culturale di una nazione, è una ricchezza da salvaguardare. In questo contesto ritengo che raccontare l’identità nazionale attraverso il proprio patrimonio storico utilizzandolo come uno strumento innovativo, strategico e competitivo sia attività oltremodo urgente. Fondamentale oggi il percorso di recupero, selezione e trasformazione degli archivi fisici a digitali studiando servizi a 360° e personalizzando i progetti di outsourcing in funzione delle esigenze dell’utente. Sono necessarie figure professionali molteplici in formazione continua mettendo in campo tecnologie d’avanguardia, ma solo così possiamo salvare e divulgare la memoria storica.

Lei è presente nell’Associazione da diversi anni e ora la nomina a Presidente, quali sono i suoi progetti a breve?

Dal 1° gennaio 2015 ho ricoperto il ruolo di Segretario Generale dell’Associazione San Marino-Italia ed ora la recente elezione a Presidente mi impegnerà con una responsabilità maggiore considerata la situazione di emergenza sanitaria ed economica che investe non solo San Marino e l’Italia ma il mondo intero. I progetti che erano stati deliberati per l’anno 2020 sono in gran parte rinviati per ovvi motivi ma spero con il Consiglio Direttivo di valutare la possibilità di realizzarne almeno uno entro l’anno. Un concerto musicale che ha come filo conduttore il tema del “Ringraziamento”. Protagonisti gli allievi dell’Istituto Musicale sammarinese e Raphael Fusco compositore e pianista italiano di fama internazionale. Obiettivo dell’evento è destinare il ricavato all’Istituto Sicurezza Sociale i cui medici e operatori sanitari dal primo all’ultimo, italiani e sammarinesi, ancora in prima linea durante la pandemia, stanno lavorando con un impegno veramente encomiabile. Non mancherà la nostra collaborazione e sostegno come partner, alla II edizione del San Marino Green Festival e alla V edizione del Forum del Dialogo al quale partecipiamo fin dalla sua prima edizione essendo parte attiva nel gruppo di progetto. 

Il momento storico ci sta insegnando molte cose, cosa potrebbe fare di nuovo – un’Associazione come la Vostra – per rafforzare maggiormente i rapporti tra San Marino e Italia. Si aprirà di più costituendo nuove partnership con l’Italia?

La situazione attuale purtoppo ci pone di fronte a modalità diverse di relazionarci. In considerazione dei decreti governativi che indicano restrizioni di vario tipo, il dialogo con le Istituzioni italiane e sammarinesi si avvale degli strumenti informatici, che ci consentono di confrontarci e di individuare iniziative nelle forme e nei modi che con i diversi attori decideremo di attivare. L’osservanza degli scopi statutari, che indicano il consolidamento dell’antica amicizia e lo sviluppo delle relazioni tra la Repubblica d’Italia e la Repubblica di San Marino, sul piano sociale, culturale, economico e scientifico saranno oggetto della mia azione per il prossimo triennio e favorirò ogni forma di collaborazione e cooperazione tra i due paesi e i loro cittadini. In considerazione dei risultati ottenuti fino ad oggi, ritengo che la nostra Associazione, con l’impegno di tutti, potrà rappresentare un volano costante e inarrestabile nel promuovere, con azioni concrete, lo sviluppo di sinergie efficaci e innovative che contraddistinguano i nostri due paesi nel panorama internazionale. “Costruire per crescere” è il mio motto e farci conoscere ci aiuterà ad accogliere nuovi soci e nuove energie. Insieme, si potranno tradurre in progetti le idee scaturite attraverso un costante confronto con le parti sociali. Due input: costruire e fare rete mi accompagneranno durante il mio mandato. Solo realizzando fatti concreti, si dimostra di avere concorso effettivamente allo sviluppo della società. 

Come intende avvicinare i giovani a questa realtà?

Certamente essi sono il nostro futuro, sono loro la speranza dell’Italia, di San Marino e dell’Europa. I giovani sono promotori di novità e, attraverso un entusiasmo unico, lottano per ciò in cui credono. Hanno solo bisogno di essere sostenuti e ascoltati affinché, nel trovare testimoni veri e altrettanto esigenti, possano costruire la società del domani basata su quei valori che permettano di superare barriere tra le nazioni. Un esempio tra i tanti a favore dei giovani, il concorso giornalistico “Una terra per Vivere” tema di grande attualità rivolto agli studenti del biennio e del triennio delle scuole secondarie della Repubblica. L’evento patrocinato ed organizzato in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia in San Marino, il COMITES e il Museo dell’Emigrante ha visto la partecipazione di personalità della cultura, del mondo della scuola ma soprattutto di cittadini italiani e sammarinesi che hanno condiviso l’emozione dei giovanissimi vincitori “aspiranti giornalisti”. Altri progetti sono in via di elaborazione non solo per i giovani ma anche per le donne che considero la riserva strategica, l’arma segreta per il rilancio del sistema-Paese. Prova ne sia che finalmente nel Consiglio Direttivo per il prossimo triennio, è stata raggiunta la parità di genere per la prima volta a tredici anni esatti dalla costituzione dell’Associazione San Marino-Italia.

Grazie Elisabetta e Buon lavoro.

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  • Cara Elisabetta tu sai quanto mi faccia piacere che tu abbia assunto la carica di presidente e quanto io la abbia sempre auspicata. abbiamo avviato collaborazioni proficue e sicuramente ne avremo altre da portare aventi. non dimentichiamo la donazione ai terremotati che deve ancora vedere la nostra inaugurazione del parco per rinsaldare ancora di più i rapporti con quei territori feriti. ma ancora di più uniti per vedere una volta per tutti riconosciuti i diritti di partecipazione nelle giunte di castello e il mantenimento della cittadinanza di origine. con te ho sempre lavorato molto bene e potremo verificare se e come rimettere in moto il concorso una terra per vivere. per il momento ti rinnovo le mie congratulazioni e a prestissimo. grazie per la tua menzione