I lettori dei siti web sono meno interessati ai contenuti video di quanto si pensi, o meglio, interagiscono con i filmati per meno tempo rispetto a quanto accade con altri tipi di contenuti. E’ quanto emerge da una ricerca, ripresa da Nieman Lab, di Parse.ly, società di analisi per il web, che ha esaminato le performance di diverse tipologie di post – testuali, con video, o con slide – di 700 siti e di cui riferisce Primacomunicazione online.
Dal report risulta che con i contenuti video gli utenti interagiscono per il 30% del tempo in meno, in confronto a quanto fatto con altri post. A cominciare da quelli con testi lunghi più di 1000 parole che ottengono attenzione quasi doppia rispetto alla media, rappresentando indubbiamente una buona sorgente di traffico.
“Del resto, ricorda ancora NiemanLab, altri studi hanno suggerito che la realizzazione di video news supera l’effettiva richiesta dei consumatori, ribadendo come sia stata spinta soprattutto dagli editori e dalle piattaforme tech. Da alcune considerazioni fatte sulle misurazioni dei dati di 30 siti di news – americani, inglesi, tedeschi e italiani – del Reuters Institute for the Study of Journalism – risulta infatti che solo il 2,5% del tempo è speso sulle pagine dei siti dedicate ai video, mentre il restante 97.5% viene lasciato ai contenuti testuali”.
Insomma – nota Primacomunicazione online- non proprio una bella notizia per chi, tra gli editori, ha puntato soprattutto sulle clip per conquistare audience sui social e attrarre investitori pubblicitari.