Ore e ore di volo senza la possibilità di aprire Facebook, scrivere un messaggio su WhatsApp, controllare le email. Un incubo per i milioni di passeggeri che prendono un aereo per viaggiare su tratte nazionali o continentali che comincia nel momento in cui il personale di bordo intima di attivare la tanto odiata “modalità aereo”.
Arriva però una buona notizia. A partire da quest’estate, l’operatore satellitare del Regno Unito, Inmarsat lancerà l’Europan Aviation Network (Ean), un servizio creato proprio per gli aerei grazie al quale i viaggiatori europei avranno la possibilità di connettersi ad internet con una velocità pari alla banda larga domestica su linea fissa. Cosa che tra l’altro avviene già da tempo negli Stati Uniti, soprattutto sul lungo raggio.
Ovviamente dopo le buone, arrivano pure le cattive notizie, perché in base a quanto scritto dal Financial Times, il servizio sarà a pagamento e, secondo i calcoli della London School of Economics, permetterà di incassare addirittura 130 miliardi di dollari entro il 2035. Ma il guadagno non arriverà solo dai viaggiatori che decideranno di usufruirne, ma anche dagli spazi pubblicitari.
Il progetto di Inmarsat, arriva in collaborazione con Deutsche Telekom, che si occuperà della costruzione di una rete di trecento ricetrasmettitori in trenta Paesi europei, e Nokia, che invece si impegnerà su ripetitori speciali capaci di garantire un segnale stabile anche ad alta quota.
Insomma, tra pochi mesi, la sofferenza di chi non sa come trascorrere le ore in aereo e si sente perso senza internet finalmente finirà. E come accade sulla “terra” anche nei cieli europei vedremo i nostri vicini attaccati al proprio smartphone. Normale amministrazione.