Debutto col botto per Intercos a Piazza Affari. A metà mattinata, il titolo del gruppo che produce prodotti di bellezza in conto terzi viaggia in rialzo del 14,2% a 14,276 euro, dopo aver toccato un massimo di 14,40 euro per azione. Il Ftse Italia All-Share, su cui la società si è quotata, segna invece -0,27%.
Il prezzo di collocamento era fissato a 12,5 euro per azione, una cifra che si colloca nella parte bassa della forchetta precedentemente comunicata e compresa tra 12 e 14,5 euro. In base al prezzo d’offerta stabilito, il valore totale dell’operazione (che include l’opzione di Over Allotment) risulta pari a circa 350 milioni di euro, a fronte di una capitalizzazione complessiva che in avvio era di 1,19 miliardi di euro, comprensivi dell’aumento di capitale di circa 44 milioni. Il flottante è pari a circa il 26,5% del capitale, prima dell’esercizio dell’opzione greenshoe.
“L’offerta ha ricevuto forte interesse da parte di primari investitori istituzionali, con un’ampia diversificazione geografica, determinando una domanda più volte sovrascritta al prezzo di offerta”, ha sottolineato la società in una nota.
“Andare sul mercato è stato importante per noi, sia per avere un certo standing sia per far circolare il capitale”, ha affermato il fondatore Dario Ferrari, che manterrà il controllo della società con poco più del 40% delle azioni e quasi il 58% dei diritti di voto. “Manterremo il controllo dell’azienda e potremo lavorare serenamente, e se avremo bisogno di soldi, li chiederemo”, ha aggiunto.
Quella di Intercos era una delle Ipo più attese dell’anno e precede lo sbarco in Borsa di altre matricole di peso come Ariston, Sisal ed Eni Retail & Rinnovabili. La società aveva intenzione di quotare fino al 50% del suo capitale nella prima metà del 2020, ma ha sospeso quel piano a causa della pandemia di coronavirus. Una scelta che, stando all’andamento delle prime ore, sembra premiare il gruppo di cosmetici.