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Inter, weekend scudetto? Milan con Ibra contro SuperPippo Inzaghi

AC Milan

Conto alla rovescia. Per l’Inter sta arrivando il momento di festeggiare uno scudetto meritatissimo, di fatto già vinto con un girone di ritorno clamoroso (12 vittorie e 2 pareggi in 14 partite), eppure non ancora conquistato matematicamente. All’appello mancano 4 punti, 3 se l’Atalanta non andrà oltre il pareggio nel match di domani contro il Sassuolo: in questo caso Conte e i suoi si ritroverebbero a festeggiare davanti alla tv, a patto di aver prima fatto il loro dovere a Crotone (ore 18). La gara odierna, ovviamente, vede i nerazzurri super favoriti, a patto però di non sottovalutare i calabresi: ultimi in classifica e praticamente retrocessi, d’accordo, ma già capaci di creare qualche insidia a squadre più quotate, anche solo per togliersi lo sfizio. “Dovremo fare l’Inter, non possiamo permetterci sorprese – ha confermato Conte in conferenza stampa -. Massimo rispetto per il Crotone, sarà motivato per dimostrare che merita di restare in Serie A, l’ho detto ai ragazzi, mi auguro abbiano recepito. Dobbiamo essere bravi a gestire l’attesa e noi penso che lo stiamo facendo, vogliamo arrivare in porto quanto prima”.

Solo poi ci sarà modo di pensare al futuro, peraltro per nulla scontato: il tecnico infatti vorrà garanzie ben precise, altrimenti saluterà, ovviamente da vincitore. Steven Zhang, tornato a Milano dopo 7 mesi di assenza, se ne occuperà presto, non appena il prestito di Bain Capital (250 milioni) sarà stato formalizzato, intanto però si prepara a festeggiare lo scudetto, il primo della sua gestione. Il momento è decisivo e va affrontato con la massima concentrazione, indipendentemente dalla forza dell’avversario. Conte, ovviamente, si affiderà al 3-5-2 tipo con Handanovic in porta, Skriniar, De Vrij e Bastoni in difesa, Hakimi, Barella, Brozovic, Sensi e Darmian a centrocampo, Lukaku e Lautaro Martinez in attacco. Stesso sistema di gioco anche per Cosmi, che in caso di sconfitta saluterà matematicamente la Serie A: evenienza che, ormai, non viene più messa in dubbio da nessuno, ma che il tecnico proverà comunque a evitare con Cordaz tra i pali, Djidji, Golemic e Magallan nel reparto arretrato, Molina, Messias, Cigarini, Zanellato e Reca in mediana, Ounas e Simy coppia offensiva. La sfida più delicata di questo sabato però si giocherà a San Siro, dove il Milan di Pioli riceverà il Benevento di Inzaghi (ore 20.45).

In palio ci sono punti pesantissimi per entrambe: i rossoneri devono vincere per non perdere il treno Champions, i campani per la salvezza. In comune, al netto delle evidenti differenze tecniche, c’è anche il momento difficile, che vede le squadre in un trend decisamente negativo, che ha complicato due classifiche molto buone per quasi tutta la stagione e ora, invece, molto preoccupanti. “È giusto discuterci, stiamo facendo un girone di ritorno meno positivo di quello d’andata – ha confermato Pioli -. Sicuramente è necessario essere più compatti, più determinati, stiamo subendo qualche gol di troppo e concretizziamo meno di quello che potremmo. Dovremmo essere più concentrati e cattivi, questo è sicuramente un obiettivo, specialmente per la partita col Benevento”. Già, anche perché domenica prossima ci sarà la super sfida di Torino con la Juventus e arrivarci con un passo falso, l’ennesimo di questo girone di ritorno, sarebbe davvero dannoso. Rispetto alle ultime sconfitte con Sassuolo e Lazio c’è però una grande novità, ovvero il rientro in campo di Ibrahimovic: la sua assenza s’è sentita tanto e Pioli si augura che ora le cose possano cambiare. Non qualificarsi alla prossima Champions, del resto, metterebbe in discussione tutto il progetto, a cominciare dall’allenatore, passando per i rinnovi di contratto e i riscatti dei vari prestiti.

“Io ho sempre avuto il sostegno della proprietà, però alleno un grande club, che ha grandi aspettative – ha proseguito il tecnico rossonero -. L’obiettivo è portare risultati all’altezza, ora sono concentrato solo sulle prossime cinque partite, poi i conti li faremo alla fine”. Per un Ibra che rientra ci sono però due titolari in dubbio: Kjaer e Calabria, infatti, sono influenzati e verranno valutati solo in mattinata. Pioli si augura di recuperarli, altrimenti toccherà a Tomori (il piano iniziale era di lasciarlo in panchina) e Dalot. Ad ogni modo sarà 4-2-3-1 con Donnarumma in porta, Calabria (o Dalot), Kjaer (o Tomori), Romagnoli e Hernandez in difesa, Kessié e Bennacer a centrocampo, Saelemaekers, Calhanoglu e Rebic sulla trequarti, Ibrahimovic in attacco. Consueto 4-3-2-1 invece per Inzaghi, che risponderà con Montipò tra i pali, Depaoli, Glik, Caldirola e Barba e nel reparto arretrato, Dabo, Viola e Ionita in mediana, Iago Falque e Improta alle spalle di Lapadula.

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