Il Milan riprende la corsa, la Juve crolla. Gli anticipi del sabato ribaltano i pronostici della vigilia, che vedevano i bianconeri favoriti in virtù dell’assenza di coppe. Invece i rossoneri, reduci dall’impegno contro il Newcastle, hanno battuto il Verona, mentre i bianconeri sono stati sonoramente battuti dal Sassuolo, in un match pieno di errori individuali. A ristabilire un po’ le cose il pareggio della Lazio, apparsa prevedibile e sottotono contro il Monza, come se i 3 punti non fossero obbligatori: invece lo erano, tanto che ora i biancocelesti occupano un tristissimo 15esimo posto, peraltro con la possibilità di essere scavalcata da Udinese e Cagliari.
Sassuolo – Juventus 4-2, Allegri amaro: “Abbiamo sbagliato l’approccio mentale”
Il risultato più clamoroso è sicuramente quello della Juventus, sia perché il Sassuolo non stava certo attraversando un momento d’oro, sia per le modalità con cui è arrivato. Raramente, infatti, abbiamo visto i bianconeri sbagliare così tanto, oltre che rimettere in discussione partite che sembravano quantomeno destinate al pareggio. Questa volta però la Signora è apparsa distratta sin dall’inizio, tanto da andare sotto già al 12’ per colpa di Szczesny, sciagurato nel deviarsi in porta un tiro senza pretese di Laurienté. Poco dopo Chiesa propiziava l’autogol di Vina per il momentaneo 1-1 (21’), ma a fine primo tempo Berardi, proprio lui, trovava il 2-1 con un gran tiro dalla distanza, nato però da un passaggio sbagliato di Gatti (41’). Tanti, troppi errori, e l’inerzia si confermava anche nella ripresa: Chiesa pescava il pareggio con un tiro deviato (78’), ma poco dopo Szczesny ne combinava un’altra respingendo centralmente un tiro di Laurienté e Pinamonti ne approfittava, trovando l’incredibile 3-2 (82’). Il punto esclamativo, si fa per dire, lo metteva Gatti in pieno recupero (95’), realizzando un autogol che farebbe felice la Gialappa’s per il 4-2 finale.
“È stata una partita dove abbiamo allentato la concentrazione mentale, non siamo stati continui e aggressivi su ogni palla – ha sottolineato Allegri -. Già all’inizio avevo avuto la sensazione che fossimo in affanno in area, con la Lazio o a Empoli non ci era successo e questa cosa ci deve far riflettere. Abbiamo giocato una partita “farfallina” e questo ci deve far riflettere, ma non eravamo fenomeni prima e non siamo diventati scarsi ora”.
Milan – Verona 1-0, Pioli si gode Leao: “A volte c’è troppa negatività”
Umore opposto in casa Milan, dove si può finalmente festeggiare il ritorno alla vittoria, seppur al termine di una gara rivedibile per gioco e prestazione. La prova dei rossoneri, schierati col 3-4-3 da Pioli dopo due mesi di 4-3-3 (amichevoli estive comprese), non resterà certo nella storia, ma ciò che più contava era il risultato e il Diavolo lo ha ottenuto, per giunta grazie all’uomo più discusso della settimana. Leao, criticatissimo dopo il tacco mal riuscito contro il Newcastle, s’è riscattato segnando l’unico gol della sfida, iniziata con 25’ di ritardo per via di un acquazzone piovuto su Milano nel primo pomeriggio, che ne aveva messo in discussione persino lo svolgimento. Poi però, complice un meteo più benevolo, le squadre hanno potuto giocare, anche se l’elemento di nota maggiore, oltre al sopraccitato gol di Leao (7’), è stato il pessimo comportamento dei tifosi del Verona, autori di fischi e cori durante il minuto di silenzio per Napolitano e Lodetti.
“Giochiamo sempre per vincere e questi tre punti sono importanti perché è stata una settimana faticosa – l’analisi di Pioli -. Ci è mancata qualche giocata tra le linee, ma abbiamo faticato tanto e questa vittoria ci farà bene. Leao? A volte ci sono critiche un po’ esagerate e troppa negatività. Il gruppo è responsabile e gli atteggiamenti contano più delle parole, i ragazzi gli sono stati vicini e lui sta facendo la sua strada. Deve essere felice e lo è perché sta bene con noi e al Milan, sopportando anche queste pressioni”.
Lazio – Monza 1-1, Sarri: “La nostra priorità è tornare a fare risultati”
Appuntamento con la vittoria ancora rimandato invece per la Lazio, uscita tra i fischi dell’Olimpico dopo l’ennesima prestazione negativa in campionato, certificata dall’1-1 finale. E dire che i biancocelesti l’avevano sbloccata presto grazie a un rigore di Immobile (12’), dando l’impressione di potersi prendere il bottino pieno senza troppe difficoltà. Il Monza però non si è perso d’animo, anzi ha continuato a fare il suo calcio e al 36’ è stato premiato da Gagliardini, bravo a farsi trovare pronto e a spedire in rete un pallone vacante. Il risultato è rimasto tale e quale pure nella ripresa, con la Lazio davvero pericolosa solo una volta (palo di Immobile) e i biancorossi di Palladino a rispondere colpo su colpo. Le fatiche europee pesano, ma i soli 4 punti in 5 giornate (peggior inizio del club da quando esistono i 3 punti a vittoria) non si possono spiegare solo così: a Sarri il compito di ritrovare geometrie e trame di gioco a lui tanto care, altrimenti la stagione rischia di prendere una brutta china.
“La priorità sarebbe fare un risultato pieno perché ci darebbe entusiasmo e ci toglierebbe l’ansia che abbiamo – il commento di Sarri -. Dobbiamo ritrovare pericolosità offensiva perché creiamo poco, in fase difensiva qualche segnale lo stiamo dando, però la solidità dell’anno scorso non c’è. Siamo una squadra che deve risolvere dei problemi, anche perché giocare dopo la Champions è difficile per tutti, figuriamoci per noi che non siamo abituati”.
Empoli – Inter (ore 12.30, Dazn e Sky)
La capolista Inter si trova così di fronte a una grande occasione, perché una vittoria a Empoli la confermerebbe in cima alla classifica, per giunta con 5 punti di vantaggio sulla Juventus. Non male dopo appena cinque giornate, ma per far sì che lo scenario diventi realtà bisognerà battere i toscani, ultimi in classifica con zero gol segnati, eppure rinfrancati dall’esonero di Zanetti e dal ritorno di Andreazzoli, che potrebbe ridar loro spinta e morale. Inzaghi non deve dare nulla per scontato, ma anche lui sa di essere di fronte a un’opportunità ghiottissima, da sfruttare a tutti i costi per ribadire a tutti la forza della sua Inter.
Empoli – Inter, le formazioni: Inzaghi ritrova Calhanoglu, in attacco torna la Thu-La
La partita si preannuncia abbastanza tranquilla, dunque il tecnico nerazzurro, pur ritrovando Calhanoglu dall’inizio, proseguirà il turnover iniziato a San Sebastiàn, anche se in dosi decisamente meno massicce. Il suo 3-5-2 vedrà così Sommer in porta, Pavard, Acerbi e Alessandro Bastoni in difesa, Darmian, Frattesi, Calhanoglu, Mkhitaryan e Dimarco a centrocampo, Lautaro e Thuram in attacco. Il nuovo Empoli di Andreazzoli, invece, abbandonerà il 4-3-3 tentato da Zanetti per tornare al 4-3-1-2 del passato, con Berisha tra i pali, Bereszynski, Ismajli, Luperto e Pezzella nel reparto arretrato, Fazzini, Marin e Simone Bastoni in mediana, Baldanzi alle spalle della coppia offensiva composta da Cambiaghi e Caputo.
Bologna – Napoli (ore 18, Dazn)
Molto delicata anche la domenica del Napoli, costretto a vincere per non perdere ulteriore terreno dalla vetta della classifica. La trasferta di Bologna non è semplice, specialmente dopo quella di Braga in Champions League, ma i campioni d’Italia devono necessariamente trovare il modo di sfangarla, pena certificare una crisi già nell’aria dopo i passi falsi con Lazio e Genoa. Servirà un Napoli molto diverso da quello di mercoledì, sia per quanto concerne il rapporto occasioni create/gol (nel primo tempo di Braga sono state sprecate palle-gol enormi) che per il rendimento di alcuni singoli, Kvaratskhelia su tutti. La squadra azzurra sembra lontana parente da quella scintillante dell’anno scorso, ma Garcia deve riuscire a ridare linfa al gruppo: solo così, infatti, potrà tenere il passo delle altre e lottare per lo Scudetto.
Garcia: “Abbiamo sbagliato solo il secondo tempo con la Lazio. I tifosi? Per strada mi fanno i complimenti”
“Abbiamo dimostrato dall’inizio della stagione che siamo una squadra offensiva, abbiamo sempre fatto gol, potevamo anche farne di più, anche a Braga, ma servono a volte alcuni millimetri dalla tua parte – ha sottolineato Garcia -. Per il resto, abbiamo preso 5 reti in campionato, troppe, ma abbiamo subito solo 8 tiri e quindi non è che siamo fuori posizione o subiamo tanto. Sul gioco possiamo migliorare, anche se abbiamo sbagliato solo il secondo tempo con la Lazio e ci manca un risultato che potrebbe farci stare benissimo. Ogni volta che incontro i tifosi in città mi incoraggiano, dicono che sono con me, parlo direttamente con loro. Poi lavoriamo ogni giorno per migliorare, ovviamente a Braga s’è vinto in maniera meritata ma dovevamo metterci al riparo con più gol”.
Bologna – Napoli, le formazioni: Garcia perde Rrahmani e Juan Jesus, tocca a Natan
La serata si preannuncia complessa, anche perché Garcia sarà costretto a fare a meno di entrambi i difensori titolari, fermatisi per un problema muscolare. Senza Rrahmani e Juan Jesus arriverà il momento di Natan, sin qui oggetto misterioso del Napoli al pari di Lindstrom, costretto a rispondere presente nel giorno del debutto da titolare. Il 4-3-3 di Garcia sarà composto da Meret in porta, Di Lorenzo, Ostigard, Maran e Mario Rui in difesa, Anguissa, Lobotka e Zielinski a centrocampo, Politano, Osimhen e Kvaratskhelia in attacco. Consueto 4-2-3-1 anche per Thiago Motta, che risponderà con Skorupski tra i pali, Posch, Beukema, Lucumì e Kristiansen nel reparto arretrato, Aebischer e Freuler in mediana, Ndoye, Ferguson e Karlsson alle spalle dell’unica punta Zirkzee.
Torino – Roma (ore 20.45, Dazn)
Infine la Roma di Mourinho, attesa da una trasferta insidiosissima come quella di Torino, per giunta a soli tre giorni dalle fatiche europee di Tiraspol. Ad aiutare i giallorossi potrebbe essere il morale, di nuovo accettabile dopo le vittorie con Empoli e Sheriff, ma soprattutto dopo le giocate della coppia Lukaku-Dybala, non a caso già soprannominata come Lu-Pa (che sta per Paulo, nome di battesimo della Joya). I granata di Juric però non hanno nessuna intenzione di fare le vittime sacrificali, anzi vivono un momento molto positivo e sanno bene che 3 punti varrebbero un bel balzo in classifica, oltre che l’aggancio ai cugini della Juventus. Ma Mou è partito troppo piano per fermarsi di nuovo: così fosse, infatti, le polemiche attorno alla Roma tornerebbero a galla in un batter d’occhio.
Torino – Roma, le formazioni: Mourinho conferma la coppia Lukaku-Dybala
Lo Special One deve fare i conti con l’assenza di Renato Sanches, fermatosi nuovamente durante la sfida di Europa League e ai box almeno per 10 giorni. Per il resto però può contare su tutta la rosa compreso capitan Pellegrini, di nuovo abile e arruolato, anche se solo per la panchina. Mourinho potrà così schierare un 3-5-2 di tutto rispetto con Rui Patricio in porta, Mancini, Llorente e N’Dicka in difesa, Kristensen, Cristante, Paredes, Bive e Spinazzola a centrocampo, Dybala e Lukaku in attacco. Juric, fresco di successi contro Salernitana e Genoa, tenterà di ripetersi con un 3-4-2-1 con Milinkovic-Savic tra i pali, Schuurs, Buongiorno e Rodriguez nel reparto arretrato, Bellanova, Ricci, Tameze e Lazaro in mediana, Vlasic e Radonjic alle spalle dell’unica punta Zanabria.