Il calciomercato non si ferma mai. All’apertura ufficiale mancano ancora circa 45 giorni, intanto però le manovre sono già cominciate. Sono soprattutto le squadre del nord a muoversi, vuoi per delusione (è il caso di Milan e Juventus), vuoi perché l’appetito, come si suol dire, vien mangiando (e qui, invece, entra in gioco l’Inter). I nerazzurri infatti, al di là delle dichiarazioni ufficiali, stanno facendo la bocca a quell’obiettivo impensabile fino a poco tempo fa e oggi diventato, se non raggiungibile, quantomeno possibile.
Lo scudetto, rispetto a quanto accaduto nelle ultime stagioni, non ha padroni e così diventa lecito sognarlo. Mancini però è consapevole che la sua Inter debba migliorare soprattutto in zona gol, ecco perché punta a giocatori decisivi dalla cintola in su. Il grande obiettivo si chiama Dries Mertens, esterno offensivo di qualità da sempre nelle grazie del tecnico di Jesi. Il belga non è un titolare fisso nello scacchiere di Sarri, a Milano invece lo sarebbe ed è proprio su questo che puntano i nerazzurri. Il problema però, e non è cosa da poco, si chiama Aurelio De Laurentiis. Difficile, se non impossibile, che il presidente del Napoli possa cederlo a gennaio, per giunta a una diretta concorrente per il titolo. Il contratto di Mertens poi non aiuta: scadenza 2018, una sorta di cassaforte a doppia mandata.
L’unico modo per far saltare il banco è una maxi offerta, difficile però che Thohir possa spingersi a tanto già a gennaio. L’operazione sembra più possibile in estate ma guai a sottovalutare Mancini: uno che, come ampiamente dimostrato, sa farsi ascoltare come pochi altri al mondo. Chi si aspetta grossi regali di Natale è sicuramente Massimiliano Allegri, costretto a risalire la classifica per non perdere la panchina a fine stagione.
Il tecnico ha passato l’estate a chiedere un trequartista e non ha certo smesso dopo l’acquisto di Hernanes. Il sogno, proprio come ad agosto, si chiama Oscar: impossibile in estate, decisamente più realizzabile oggi, con il Chelsea nei bassifondi della Premier e Mourinho a un passo dall’esonero. La chiave per arrivare al brasiliano è Cuadrado, altro giocatore arrivato proprio dai blues: un riscatto anticipato potrebbe ammorbidire Abramovich, comunque deciso a rivoltare come un calzino la sua creatura.
La Juve poi cerca un centrocampista e qui torna in auge il nome di Gundogan, anche se il tedesco piace tantissimo a Klopp che lo vorrebbe come primo rinforzo per il suo Liverpool. Manovre intense anche in casa Milan, dove ci si attendono mosse simili a quelle della Juve. Il 4-3-1-2 tanto caro a Berlusconi non si può fare senza un regista e un trequartista, esattamente i ruoli scoperti di Mihajlovic. Per il primo si parla ancora di Witsel: il belga, vicinissimo in estate, potrebbe finalmente sbarcare dalle parti di Milanello, sempre che lo Zenit San Pietroburgo abbassi un po’ le sue (carissime) pretese. La novità è invece rappresentata dal trequartista, ruolo rivelatosi scoperto dopo i flop di Honda e Suso. Galliani ha puntato Franco Vazquez e il corteggiamento, come rivelato da Zamparini, è tutt’altro che leggero. “Ho rifiutato 25 milioni – ha ammesso il presidente del Palermo. – Se salgono a 30 glielo cedo ma non a gennaio”.
Tutto vero, a parte l’ultima frase: di fronte a 30 milioni, infatti, il numero uno rosanero non potrebbe proprio dire di no. I dubbi, casomai, derivano dalle intenzioni di Berlusconi, ancora privo di quella spalla asiatica che lo aiuterebbe non poco sul mercato. Vorrà davvero mettere sul piatto altri 50 milioni (tanti ne servono per prendere sia Witsel che Vazquez) dopo averne già spesi 86 in estate? Domande che aleggiano nell’aria e che presto troveranno una risposta.