Meglio di una partita di tennis. O peggio, a seconda dei punti di vista. Inter-Atalanta è finita con un punteggio poco consono al calcio e sicuramente non a quello italiano, al solito molto tattico ed equilibrato. Il match di San Siro invece ha regalato un 7-1 pirotecnico come pochi che vale il quarto posto in classifica (in attesa però di Lazio-Torino di questa sera) e, soprattutto, un’enorme iniezione di fiducia per il proseguo della stagione.
La zona Champions resta a 6 punti ma un’Inter del genere può quantomeno provare a raggiungerla fino alla fine. L’Atalanta invece esce ridimensionata e con le ossa rotta, per quanto una giornata nera non possa pregiudicare il buono fatto finora. I grandi vincitori della domenica sono Icardi (3 gol), Banega (3 gol) e Pioli, autore di una preparazione del match pressoché perfetta.
“È stata una gara eccezionale dove si è verificato tutto ciò che volevamo – ha spiegato il tecnico – Siamo stati davvero bravi perché non dimentichiamo il valore dell’Atalanta, noi però abbiamo la convinzione di poter vincere sempre. Non voglio parlare dei singoli ma solo del collettivo, ho visto voglia e mentalità giusta. E’ questa la strada sulla quale dobbiamo insistere”.
Doveva essere una partita tesa ed equilibrata, invece s’è trasformata in una festa nerazzurra (la parte milanese s’intende) sin dall’inizio. Sugli scudi capitan Icardi, decisivo come spesso accade quando l’Inter vince. L’argentino ha sbloccato l’empasse con una zampata sotto porta al 17’, poi, al 23’, ha trasformato un rigore da lui stesso procurato con un cucchiaio alle spalle di Berisha.
Atalanta colpita e affondata 3’, quando ancora Icardi ha trovato il 3-0 con un bel colpo di testa sugli sviluppi di un corner. A quel punto gli uomini di Gasperini si sono letteralmente abbandonati all’avversario, che ha potuto così affondare a piacimento. Al 31’ Banega ha firmato il poker, al 34’ il pokerissimo: azioni pressoché uguali, a testimonianza della sbadataggine della difesa orobica.
Il gol di Freuler (42’) è servito solo per rendere meno amaro il punteggio, non per riaprire la partita. Che anzi nella ripresa ha visto altre due reti interiste, la prima dell’ex Gagliardini (52’, bel tiro sotto l’incrocio), la seconda ancora di Banega, bravissimo a freddare Berisha su punizione (68’). Una goleada clamorosa, la migliore di sempre dell’Inter contro l’Atalanta.
Con i 5 di settimana scorsa a Cagliari fanno 12 reti segnate in 2 partite, uno score incredibile che autorizza a sognare il terzo posto fino alla fine. E che fa sì che Roma e Napoli non possano permettersi alcun tipo di rilassamento.