Una domenica d’altri tempi. La 34° giornata, eccezion fatta per le tre gare di domani (Udinese-Bologna, Lazio-Parma e Verona-Cagliari), si disputerà tutta oggi. Il motivo, arcinoto da giorni, è il funerale di Papa Francesco e non certo una programmazione finalizzata all’equilibrio, ma poco importa: il risultato finale è quello di una domenica ricchissima di emozioni e spettacolo. Si partirà dal lunch match tra Venezia e Milan (ore 12.30), per poi andare su Inter-Roma e Fiorentina-Empoli (15), Juventus-Monza (18), Atalanta-Lecce e Napoli-Torino (20.45). Scudetto, Europa e salvezza, tutte assieme appassionatamente.
Inter – Roma (ore 15, Dazn)
Una gara cruciale. Inter-Roma, forse, non sarà decisiva, di certo però non è una partita come tutte le altre. A cinque giornate dalla fine, agganciata dal Napoli e reduce dalla doppia sconfitta con Bologna e Milan, la squadra di Inzaghi non ha più margine d’errore. La sfida di San Siro, insomma, diventa fondamentale in chiave scudetto, senza contare quanto accadrà mercoledì a Barcellona, dove ci si giocherà anche un bel pezzo di Champions League.
Inutile dire che il momento non è dei migliori: i nerazzurri sono stanchi, stanchissimi, del resto non potrebbe essere altrimenti. Va anche detto che il Napoli, competitor per eccellenza, non attraversa certo una fase brillante: anche lui sta facendo fatica, come si è visto nell’ultima gara di Monza, vinta solo ed esclusivamente grazie a un episodio. Il borsino, al netto degli ultimi due risultati, pende dalla parte di Conte, ma Inzaghi ha ancora delle belle carte da giocarsi. L’Inter, tanto per cominciare, è sicuramente più forte e completa, inoltre ha maggior attitudine con la pressione del dover “vincere per forza”. I vantaggi, però, finiscono qui. Il calendario, infatti, sorride al Napoli, a cominciare da questa domenica in cui i nerazzurri dovranno vedersela con la Roma di Ranieri, reduce da 17 risultati utili consecutivi e in serie positiva addirittura da dicembre. Dopo Roma e Barcellona, la strada sarà in discesa anche per l’Inter, ma prima vanno affrontate, con tutto ciò che comporta.
Ecco perché Inzaghi, scottato dal derby di Coppa Italia, metterà da parte il turnover, al netto degli infortuni e delle squalifiche. Tra oggi e mercoledì serve l’Inter migliore, altrimenti il sogno di vincere tutto, già parzialmente sfumato nella debacle di mercoledì scorso, potrebbe trasformarsi addirittura in un incubo. In casa Roma invece, c’è la consapevolezza di essere ancora in corsa per un posto in Europa, anche se non è ancora chiaro quale. I giallorossi vorrebbero puntare alla Champions League, ma classifica e concorrenza inducono a pensare che l’Europa League sia il traguardo più possibile. La gara di San Siro dirà molto anche sul destino di Ranieri, alle prese con quello che sembra un vero e proprio miracolo, ma non ancora compiuto.
Inter – Roma, le probabili formazioni
Inter (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bisseck; Darmian, Barella, Calhanoglu, Frattesi, Carlos Augusto; Correa, Lautaro
In panchina: Martinez, Di Gennaro, De Vrij, Dimarco, Dumfries, Zalewski, Asllani, Taremi, Arnautovic
Allenatore: Inzaghi
Indisponibili: Thuram
Squalificati: Mkhitaryan, Bastoni
Roma (3-5-2): Svilar; Celik, Mancini, Ndicka; Saelemaekers, Koné, Paredes, Cristante, Angelino; Soulé, Dovbyk
In panchina: Gollini, De Marzi, Rensch, Hummels, Salah-Eddine, Pisilli, Sangaré, Pellegrini, El Shaarawy, Gourna-Douath, Baldanzi, Shomurodov
Allenatore: Ranieri
Indisponibili: Abdulhamid, Dybala, Nelsson
Squalificati: Nessuno
Napoli – Torino (ore 20.45, Dazn)
Meno cinque al traguardo. La volata scudetto è ormai un affare a due, con Napoli e Inter che hanno saputo fare la differenza nei momenti più duri della stagione. Ora, però, si arriva agli ultimi metri con il fiato corto, le gambe pesanti e una lunga lista di acciacchi. Per il Napoli, gli infortuni sembrano diventati un ospite fisso, una costante fastidiosa che ha segnato tutto il girone di ritorno. Antonio Conte si ritrova ogni settimana a dover fare i conti con le assenze, un puzzle da ricomporre continuamente, tra scelte tattiche riviste all’ultimo e piani B diventati routine.
Anche questa volta, la storia si ripete: un altro guaio muscolare per Neres, il solito problema al soleo che lo tormenta da mesi. Una boccata d’aria arriva da Buongiorno, che dà qualche segnale positivo, ma resta in dubbio per la sfida contro il Torino. Al momento, Rafa Marin è in vantaggio dopo la bella prova con il Monza, ma l’ex granata farà di tutto per esserci contro la sua vecchia squadra. Conte, dal canto suo, ha un obiettivo chiarissimo: trovare la formazione giusta per vincere e tenere vivo il sogno tricolore, magari con una mano dalla Roma. L’assenza di Neres riapre un discorso che Conte aveva già affrontato: a Monza, sulla sinistra era toccato a Spinazzola, che però ha mostrato i suoi limiti in fase offensiva. Meno a suo agio nel fraseggio e nel dribbling stretto, l’ex Roma ha bisogno di più campo davanti.
L’ingresso di Raspadori ha dato tutt’altra verve alla manovra, e proprio questa sembra la soluzione più probabile per la gara con il Toro. Torna così d’attualità l’idea del doppio attaccante, ma senza rinunciare all’equilibrio difensivo che la linea a quattro ha saputo garantire fin qui. Si profila un 4-4-2 camaleontico, con McTominay inizialmente largo per poi stringere verso il centro, una mossa che Conte aveva già studiato prima che lo scozzese si fermasse per infortunio nel match contro il Milan. Nel frattempo, l’Inter si gioca tutto tra campionato e Champions, con un calendario infuocato e qualche segnale di stanchezza evidente, tra il ko di Bologna e quello nel derby di Coppa Italia. E così, in questo finale ad alta tensione, le cosiddette “seconde linee” (spesso sottovalutate) potrebbero diventare le vere protagoniste.
Napoli – Torino, le probabili formazioni
Napoli (4-4-2): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Olivera, Spinazzola; Politano, Anguissa, Lobotka, McTominay; Lukaku, Raspadori
In panchina: Scuffet, Turi, Mazzocchi, Billing, Marin, Gilmour, Hasa, Okafor, Simeone, Ngonge
Allenatore: Conte
Indisponibili: Contini, Buongiorno, Juan Jesus, Neres
Squalificati: Nessuno
Torino (4-3-2-1): Milinkovic-Savic; Walukiewicz, Maripan, Coco, Biraghi; Linetty, Ricci, Casadei; Elmas, Vlasic; Adams
In panchina: Paleari, Donnarumma, Masina, Sosa, Ilic, Lazaro, Pedersen, Dembelé, Karamoh, Tameze, Sanabria
Allenatore: Vanoli
Indisponibili: Zapata, Schuurs, Savva, Ilkhan, Njie, Salama
Squalificati: Gineitis
Juventus – Monza (ore 18, Dazn e Sky)
La Champions in bilico. L’obiettivo della Juventus è tornato sul filo del rasoio: colpa della caduta di Parma, che rischia di far crollare tutto il castello. Igor Tudor, chiamato per rimettere a posto le cose, ha subìto la sua prima scivolata, con tanto di sorpasso del Bologna al quarto posto. La partita odierna col Monza non dovrebbe (condizionale d’obbligo) creare particolari problemi, ma l’allarme, ai piani alti della Continassa, è scattato lo stesso. Il finale di stagione sarà una corsa ad ostacoli: dopo i brianzoli, infatti, ci saranno gli “spareggi” con Bologna e Lazio, per poi chiudere con Udinese e Venezia.
La qualificazione in Champions è questione di vita sportiva ed economica, visto che vale almeno 60 milioni in premi Uefa, ma soprattutto potrebbe cambiare il destino di allenatore, giocatori e dirigenti. Tudor, in particolare, si gioca tutto. Il suo contratto si rinnova automaticamente con il quarto posto, ma la Juve può comunque liberarsene con una penale. E poi c’è la tentazione Conte, sempre presente nei sogni dei tifosi e nei pensieri della dirigenza. A Torino, non a caso, regna la tensione. Dopo lo sfogo di Parma, Tudor ha riunito il gruppo per un confronto diretto: tono deciso, ma anche fiducia per una rimonta che resta possibile. E mentre il tecnico si batte per il presente, la società guarda anche al futuro.
Tanti giocatori sono in bilico, a partire da Perin, pronto a chiedere più spazio altrove, e Renato Veiga, il cui riscatto si complicherebbe senza l’Europa che conta. Occhio anche ai “sacrificabili” per sistemare i conti: Cambiaso piace a mezza Europa, Gatti ha mercato in Premier, Savona è un nome caldo. Addio scontato per Vlahovic, che non rinnoverà. E anche i prestiti pesanti come Conceicao e Kolo Muani rischiano di non essere confermati. McKennie? Rinnovo sempre più in salita. Douglas Luiz? Poche possibilità di una seconda occasione. Il grande incubo, però, ha un nome: Yildiz. Senza Champions, trattenere la stellina diventerebbe una missione molto complicata. E allo stesso modo, addio ai sogni di mercato più ambiziosi, da Osimhen a Tonali, passando per Sudakov, nome tornato in auge nelle ultime settimane. Alla Juve sanno bene che il fallimento europeo sarebbe una slavina che colpirebbe tutti, nessuno escluso.
Juventus – Monza, le probabili formazioni
Juventus (3-4-2-1): Di Gregorio; Kalulu, Veiga, Kelly; McKennie, Locatelli, Thuram, Cambiaso; Nico Gonzalez, Yildiz; Kolo Muani
In panchina: Perin, Pinsoglio, Costa, Savona, Rouhi, Weah, Mbangula, Conceiçao, Douglas Luiz, Adzic
Allenatore: Tudor
Indisponibili: Milik, Bremer, Cabal, Gatti, Vlahovic, Koopmeiners
Squalificati: Nessuno
Monza (3-5-2): Turati; Pedro Pereira, Caldirola, Palacios; Birindelli, Urbanski, Bianco, Akpa Akpro, Kyriakopoulos; Mota Carvalho, Caprari
In panchina: Pizzignacco, Mazza, Brorsson, Lekovic, Sensi, Gagliardini, Martins, Ciurria, Petagna, Vignato, Forson, Carboni, Castrovilli
Allenatore: Nesta
Indisponibili: Pessina, Keita, Izzo, Zeroli, Ganvoula, D’Ambrosio
Squalificati: Nessuno
Venezia – Milan (ore 12.30, Dazn)
È ancora una stagione all’inferno. Il nono posto è una ferita aperta, soprattutto per una squadra costruita per la Champions e con il terzo monte ingaggi della Serie A. Ma il colpaccio nel derby ha riacceso una fiammella: almeno per una notte, il Diavolo ha ribaltato Milano e ora vede nella Coppa Italia l’unica via per salvare la faccia. Il 14 maggio a Roma si gioca tutto: orgoglio, Europa League e milioni. Non saranno i 60 della Champions, ma anche i 20-25 incassati dalla Lazio in Europa fanno comodo. Serve salvare il salvabile, ecco perché le ultime cinque partite, a cominciare da questa di Venezia, andranno affrontate al meglio.
E per qualcuno, anche il posto. Come Luka Jovic, protagonista inaspettato con 4 gol nelle ultime 5 gare e una doppietta pesantissima all’Inter. In estate sembrava destinato al Monza, a gennaio era già con la valigia in mano. Ma ha detto no, ha creduto in sé e oggi si gode la rivincita. Conceiçao gli ha dato fiducia, preferendolo ad Abraham e a Gimenez, pagato 30 milioni e lui ha risposto da attaccante vero. Ora il Milan potrebbe esercitare l’opzione per il rinnovo e la sensazione è che lo farà. Ma l’ultima parte di stagione sarà decisiva anche per molti altri. Theo Hernandez e Mike Maignan sono al centro di mille voci: contratto in scadenza nel 2026, rinnovi fermi e richieste di ingaggio alte. Se non si sblocca nulla, rischiano di finire sul mercato per evitare un addio a zero nel 2026.
Moncada ha detto che si lavora ogni giorno, ma tutto dipenderà dal campo. E da quanto i due riusciranno a trascinare la squadra nel finale. Capitolo Conceiçao: il suo destino sembrava già scritto, ma la qualificazione alla finale ha cambiato le carte in tavola. Le sue chance erano pari a zero, ora sono salite al 10%. Vincere la Coppa, dopo 22 anni di digiuno, potrebbe portarle al 30. Non tante, certo, ma nemmeno poche in un Milan che non ha ancora scelto né il prossimo allenatore né il futuro direttore sportivo. D’Amico e Tare restano in corsa, ma nulla è deciso. Insomma, nel caos rossonero c’è chi pensa che Conceicao, forse, meriti un’altra chance. Intanto, tocca a lui e ai suoi giocatori scrivere il finale. Magari ribaltando anche un destino che sembrava già segnato.
Venezia – Milan, le probabili formazioni
Venezia (3-5-2): Radu; Schingtienne, Idzes, Candé; Zerbin, Kike Perez, Nicolussi Caviglia, Busio, Haps; Fila, Yeboah
In panchina: Joronen, Grandi, Zampano, Marcandalli, Carboni, Doumbia, Condé, Bjarkason, Sverko, Duncan, Maric, Oristanio, Gytkjaer, Stankovic
Allenatore: Di Francesco
Indisponibili: Svoboda, Sagrado, Ellertsson
Squalificati: Nessuno
Milan (3-4-3): Maignan; Tomori, Gabbia, Pavlovic; Jimenez, Fofana, Reijnders, Hernandez; Pulisic, Jovic, Leao
In panchina: Sportiello, Torriani, Walker, Terracciano, Florenzi, Thiaw, Loftus-Cheek, Musah, Bondo, Sottil, Chukwueze, Joao Felix, Gimenez, Abraham
Allenatore: Conceiçao
Indisponibili: Emerson Royal
Squalificati: Nessuno