Il Milan lancia l’assalto all’Europa League, oggi tocca a “quelle” della corsa Champions. Sabato a tinte rossonere per quanto riguarda la lotta alle coppe, con la squadra di Gattuso capace di archiviare la pratica Verona con un netto 4-1, domenica invece dedicata all’obiettivo più importante, quella Champions League a cui ambiscono le due romane e l’Inter di Spalletti, l’ultima rimasta a contendersi il posto con la Capitale. Saranno proprio i nerazzurri i primi a scendere in campo in quel di Udine (ore 12.30), contro i bianconeri di Tudor impelagati in una lotta salvezza che coinvolge anche Chievo, Spal, Crotone e Cagliari. Insomma, se è vero che sulla carta l’Inter sembra essere super favorita (i friulani sono reduci dal terribile score di 11 sconfitte e 1 pareggio nelle ultime 12) è anche vero che questa sarà una partita piuttosto complicata, nella quale nessuno potrà regalare nulla agli avversari.
“Aspettiamo le prossime gare e vedremo – il commento di Spalletti. – Tutto dipenderà dai risultati ma sono convinto che se vinceremo le tre che mancano andremo in Champions. Dobbiamo lasciarci alle spalle la sconfitta con la Juve e non portarci dietro nessun tipo di scheggia, altrimenti rischiamo di farci condizionare”. Avanti tutta su Udine insomma, ovviamente con il miglior 4-2-3-1 possibile, al netto delle squalifiche di D’Ambrosio e Vecino: Handanovic in porta, Cancelo, Skriniar, Miranda e Santon in difesa, Borja Valero e Brozovic a centrocampo, Candreva, Rafinha e Perisic alle spalle dell’unica punta Icardi. Tudor, alla prima in casa della sua gestione, cercherà i punti salvezza affidandosi a un 3-5-1-1 con Bizzarri tra i pali, Larsen, Danilo e Samir nel reparto arretrato, Widmer, Barak, Behrami, Jankto e Pezzella in mediana, De Paul sulla trequarti, Lasagna in attacco. L’Inter dovrà fare il proprio dovere, dopodiché sarà costretta a sperare in un passo falso delle romane, assolutamente necessario per continuare a sognare la Champions.
Va detto che entrambe avranno partite tutt’altro che facili: la Roma dovrà affrontare il Cagliari alla Sardinia Arena (ore 20.45), la Lazio l’Atalanta all’Olimpico (15). “Loro hanno necessità di fare punti, in più quello è da sempre un campo ostico – le parole di Di Francesco. – Sarà una partita durissima, ci aspetta una vera e propria battaglia. Siamo reduci da una gara molto impegnativa contro il Liverpool ma dobbiamo dare tutto, raggiungere la Champions è troppo importante”. Ragion per cui, indipendentemente dalla stanchezza, bisogna giocare con il miglior 4-3-3 possibile e dunque con Alisson in porta, Bruno Peres, Manolas, Fazio e Kolarov in difesa, Nainggolan, Gonalons e Pellegrini a centrocampo, Under, Dzeko ed El Shaarawy in attacco. Discorso uguale per Lopez, chiamato a tentare l’impresa con un 3-5-2 con Cragno tra i pali, Pisacane, Andreolli e Ceppitelli nel reparto arretrato, Faragò, Barella, Padoin, Ionita e Lykogiannis in mediana alle spalle della coppia gol Sau-Pavoletti. Gara delicatissima sarà anche quella tra Lazio e Atalanta, con il Milan (ma anche Sampdoria e Fiorentina) spettatore interessato.
Con il 4-1 di ieri sul Verona infatti la squadra di Gattuso s’è momentaneamente portata al sesto posto, l’ultimo utile per accedere all’Europa League senza preliminari, oggi però la palla torna tra i piedi dei bergamaschi, che in caso di vittoria si riprenderebbero la tanto agognata posizione. Ad ogni modo il Milan ha fatto il suo, il tutto in attesa di una finale di Coppa Italia che potrebbe rendere addirittura inutili (in positivo, s’intende) le ultime due giornate. Un poker senza nessuna fatica quello sul Verona, da ieri aritmeticamente retrocesso in Serie B: Calhanoglu ha aperto le danze (10’), Cutrone ha raddoppiato (32’), Abate ha firmato il tris (49’) e Borini ha concluso il tabellino (89’), in mezzo l’inutile (ma bellissimo) gol di Lee per l’onore (si fa per dire) degli scaligeri (85’). “Siamo pronti per la finale, ho visto una squadra che ha giocato con brillantezza e la mente sgombra – l’analisi di Gattuso. – Mercoledì la Juve sarà favorita ma non sempre i più forti vincono: ce la giocheremo al massimo delle nostre possibilità”.