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Inter: quinta vittoria consecutiva, 1-0 al Verona ed è sempre più in fuga

Il massimo col minimo sforzo. L’Inter batte anche il Verona e continua la sua cavalcata trionfale in vetta alla classifica. Ora le vittorie consecutive sono 5 e questo significa record di Herrera eguagliato (stagione 1966/67) ma soprattutto fuga solitaria in campionato. Non è una squadra che incanta quella nerazzurra, però fa punti, tanti punti. E la raffica di 1-0 (con questo siamo a 4 in 5 giornate) va vista in chiave positiva: Handanovic infatti, dopo tre anni di superlavoro, si sta godendo una stagione da quasi spettatore. 

“Sono contento soprattutto dei punti, le prime partite sono difficili e lo stanno dimostrando tutte le squadre, anche quelle più attrezzate di noi – il commento di Mancini. – Il gioco piano piano migliorerà ma è bene ricordare che in Italia non è mai semplice dominare”. Al momento insomma va benissimo così, d’altronde neanche il più accanito degli interisti avrebbe scommesso su un en plein del genere. E poi c’è la sensazione di un mercato azzeccato, che continua a dare frutti partita dopo partita. 

Se nelle prime era stato decisivo Jovetic, ieri ci ha pensato Felipe Melo a regalare la vittoria, a dimostrazione che il Mancio, quando si tratta di scegliere gli uomini, non ha niente da invidiare a nessuno. Anche ieri turnover ridotto all’osso, quasi ci fosse la paura di rovinare un meccanismo che, numeri alla mano, sta dando ottimi risultati. Difesa (al netto dell’infortunio di Murillo) e centrocampo confermati, l’unico cambio rispetto a Verona è Ljajic per Jovetic. 

L’approccio però è soporifero, tanto che in molti cominciano a pensare a una frenata. L’idea diventa sempre più concreta a inizio ripresa, quando il Verona sfiora il gol con Sala, il cui tiro viene fermato solo dalla traversa. Un minuto dopo però, secondo la più antica legge del calcio (gol sbagliato, gol subito), l’Inter passa. Sugli sviluppi di un corner Felipe Melo svetta e fa 1-0, regalando a Mancini il primo vero sorriso della serata. 

Da lì in poi è una sostanziale gestione del match, sporcata solo da un tiro di Siligardi (respinto senza troppi problemi da Handanovic) e da qualche spreco di troppo degli attaccanti nerazzurri. Il risultato sono altri tre punti per l’Inter, ora insidiata solo dalla Fiorentina che, peraltro, sarà l’avversaria di domenica prossima. 

Un big match inaspettato, che dirà qualcosa in più sulla reale consistenza della squadra. Intanto però Mancini gode e con lui tutto il pubblico di San Siro. Che, per la prima volta dai tempi di Mourinho, torna davvero a sognare lo scudetto.

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