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Inter, pari amaro col Cagliari (2-2) e l’Europa si allontana

Un pareggio che vale pochissimo, forse addirittura niente. Il sabato dell’Inter è stato all’insegna del grigiore, degno proseguo di una stagione davvero triste. Per tornare sul serio a credere ad un posto in Champions serviva una vittoria, invece è arrivato un pareggio inutile, anche (se non soprattutto) alla luce dei risultati delle rivali. Con il successo di Lazio e Udinese infatti il terzo posto dista ben 9 punti, troppi per crederci ancora, e anche l’Europa League è piuttosto lontana. La matematica dice che tutto è possibile, ma le prestazioni dell’Inter (al di là dei risultati) fanno emergere il contrario. Difficile scalare la classifica con questo passo, anche perché quelli che corrono (tipo Obi e Poli) continuano a stare in panchina. Stramaccioni non ha colpe, ma in questo senso deve fare di più. La sua promozione in prima squadra doveva essere un trampolino di lancio per i giovani nerazzurri, invece giocano sempre i vari Cambiasso, Stankovic e Zanetti. Ci piacerebbe sapere il perché.

LA PARTITA

Come previsto alla vigilia, Stramaccioni conferma il 4-3-3 con cui aveva battuto il Genoa, con Guarin in più e Lucio e Julio Cesar in meno. L’eredità del difensore brasiliano la prende Ranocchia, per il quale Stramaccioni aveva speso parole importanti alla vigilia. Il giovane centrale nerazzurro però non lo ripaga, perdendosi la marcatura di Astori già al 5° minuto. Il cagliaritano trova il gol con una volèe spettacolare, l’Inter deve già inseguire. In realtà la sofferenza dura poco, anzi pochissimo, perché un minuto dopo arriva il pareggio. Zarate dal limite dell’area pesca Milito al centro, controllo del Principe e palla alle spalle di Agazzi: 1-1 e palla al centro. Le difese non sono certo inappuntabili, ma la partita è divertente e il pubblico di Trieste si diverte. Le ottime premesse però finiscono col tradire le attese: gli unici pericoli arrivano da Cambiasso (colpo di testa a lato di poco) e Nainggolan, che salta tre uomini e calcia dalla distanza, trovando l’ottima risposta di Castellazzi. Il primo tempo finisce così 1-1, senza particolari emozioni. Nella ripresa Stramaccioni prova ad aumentare il ritmo dei suoi inserendo Poli al posto di Guarin, ancora lontano dalla miglior condizione. Il Cagliari però spinge e al 16° trova il nuovo vantaggio: cross dalla destra di Conti che pesca Pinilla sul filo del fuorigioco. L’attaccante cileno colpisce di testa e batte l’incolpevole Castellazzi, poi corre ad esultare sotto la curva rossoblu, alzando leggermente la maglia. Il fiscalissimo arbitro Guida estrae il secondo cartellino giallo, il Cagliari si ritrova in 10 uomini. Decisione molto discutibile, così come la regola. L’Inter non ci sta a perdere e, esattamente come nel primo tempo, trova il pareggio pochi minuti dopo essere andata sotto: Forlan serve Cambiasso al centro dell’area, il Cuchu controlla in mezzo a Canini e Ekdal e batte Agazzi con un tiro sporco. Il pareggio è servito, il risultato non cambierà più.

LE REAZIONI

Molto rammarico nell’ambiente interista per quella che, a conti fatti, è un’occasione persa nella lotta alla zona Europa. “Sicuramente il pari ha un sapore amaro perché abbiamo provato a vincere fino all’ultimo secondo, come dimostra la palla gol di Ranocchia nel finale. – ha detto Stramaccioni in conferenza stampa – Sostanzialmente è stata un’altra partita vivace con un ottimo Cagliari e una buona Inter. A tratti abbiamo fatto bene, ma non siamo riusciti a mantenere la stessa intensità per tutti e due i tempi”. Il tecnico interista ha poi parlato degli obiettivi, che dopo questo pareggio possono cambiare, ribadendo però i concetti già espressi alla vigilia: “Mi pare che ci sia grande equilibrio in campionato, con tante partite imprevedibili da qui alla fine. Ragioniamo partita per partita senza fare tabelle”. Dello stesso avviso anche capitan Zanetti, piuttosto amareggiato per il risultato finale: “Oggi è stata un’occasione persa, però va bene, ci teniamo il pareggio anche se abbiamo avuto le occasioni per vincere

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