L’Inter pareggia a Roma, Sneijder firma con il Galatasaray. Eccole qui, in estrema sintesi, le notizie della domenica nerazzurra. Che si è giocata su due campi: all’Olimpico e in un hotel del centro di Milano.
Partiamo dal calcio giocato e dal pareggio raccolto contro i giallorossi. Una “X” che non serve a nessuno, ma che al netto delle assenze vale molto più per l’Inter che per la Roma. Privi di Milito e Cassano i nerazzurri hanno comunque impegnato la retroguardia di Zeman con il solito implacabile Palacio e con il giovane Livaja, bravo e sfortunato. I limiti strutturali di questa squadra restano (urgono rinforzi, soprattutto in mezzo al campo), ma la classifica resta positiva, e di questi tempi è già qualcosa.
“La Roma è una squadra di altissimo profilo, ma noi siamo stati sempre vivi – ha dichiarato soddisfatto Stramaccioni. – Consideriamo che abbiamo sei attaccanti e quattro erano indisponibili, ma io non sono abituato a piangere né a trovare alibi. Far punti qua non è facile per nessuno, tutte e due le squadre hanno finito la partita stanche, sicuramente perché sulle gambe avevano i supplementari di Coppa”.
E dire che le cose per l’Inter si erano messe davvero male. Dopo 20 minuti di sofferenza i nerazzurri andavano sotto, puniti da un rigore quantomeno discutibile. Certo, la scivolata di Ranocchia poteva creare un danno, ma Bradley cercava (e trovava) il contatto che Orsato giudicava da penalty. Totti prendeva la mira e spiazzava Handanovic per il più classico dei rigori. L’Inter accusava il colpo, ma aveva il merito di non crollare. E così, dopo il sinistro a giro di Lamela (fuori di un soffio), i nerazzurri si rendevano finalmente pericolosi.
La palla dell’1-1 finiva sul palo (sinistro terrificante di Livaja), ma si materializzava in gol proprio allo scadere del primo tempo, grazie alla premiata ditta Guarin (assist) Palacio (gol). Nel secondo tempo le squadre si allungavano e finivano così col concedere numerose occasioni, ma nessuno aveva la lucidità per concretizzare. E’ soprattutto la Roma a mangiarsi le mani, in virtù degli errori clamorosi di Osvaldo e Piris.
Finiva così 1-1, con i nerazzurri a 4 punti dalla zona Champions e i giallorossi superati dal Milan, oltre che lontani anni luce dal terzo posto (10 punti). Ma mentre all’Olimpico usciva il segno X, a Milano l’Inter vinceva la sua partita più importante. Alle 21.40 Wesley Sneijder diventava ufficialmente un giocatore del Galatasaray, con tanto di prime dichiarazioni: “Sono felice di giocare in un club come questo – ha dichiarato l’olandese. – Sto già pensando alla prima partita, voglio giocare contro il Besiktas. Terim? Ne ho sentito parlare molto, conosco la sua carriera in Italia. Insieme faremo un grande lavoro”.
Una vicenda sbloccatasi nel primo pomeriggio, dopo un incontro tra Sneijder e Moratti. “Volevo parlare con lui, pensavo fosse necessario e simpatico – faceva sapere il presidente. – Non c’è mai stata una guerra, era una chiacchierata per riassumere tutta la situazione e vedere le varie volontà, se si va una certa direzione e sembra di sì”. E infatti subito dopo l’olandese vedeva il suo agente Soren Lerby e alcuni emissari turchi.
Nelle casse dell’Inter finiscono così 7,5 milioni più bonus, che potranno essere utilizzati per il mercato di riparazione. “Dobbiamo cercare un centrocampista con caratteristiche diverse da quelli che ho” ha detto Stramaccioni, che sogna Paulinho del Corinthias. Ma anche Schelotto dell’Atalanta e Bellomo del Bari. La lista della spesa è servita, ora non resta che pagare il conto.