L’Inter si gioca i quarti di Champions, ma intanto mantiene il secondo posto. Il pareggio del Milan contro la Salernitana, infatti, è un passo falso che fa sorridere Inzaghi, la cui sconfitta a La Spezia, a conti fatti, non ha portato conseguenze di nessun tipo: i rossoneri restano a meno 2 e guardano al punto guadagnato sulla Roma come unica consolazione. Ciò non cambia più di tanto lo stato d’animo nerazzurro, ma quantomeno dà un pizzico di serenità in più in vista della serata di Oporto, decisiva sia per il cammino europeo che, molto probabilmente, per la panchina di Inzaghi, appesa al binomio (tutt’altro che semplice) Champions-secondo posto in campionato.
Milan – Salernitana 1-1, Pioli amaro: “Siamo delusi, dovevamo fare molto di più”
Pareggio amaro quello del Milan, perché la Salernitana di Sousa, a conti fatti, non ha demeritato il punto strappato grazie al gol di Dia (61’), clamorosamente lasciato solo dalla difesa rossonera. Sino a lì il Diavolo stava conducendo il match con una zuccata del solito Giroud (45+1’), senza però brillare dal punto di vista tecnico, quasi l’entusiasmo post Londra avesse esaurito le batterie, più che ricaricarle. E così, dopo il pari granata, i campioni d’Italia non sono più riusciti a riprendersi i tre punti, finendo anzi per lasciarne due sul prato bagnato di San Siro.
Inutili i tentativi di Pioli di dare la scossa (fuori Giroud, Leao e Diaz, dentro Ibrahimovic, Origi e De Ketelaere), perché la linea piatta del Milan è rimasta tale, consentendo a Paulo Sousa di portarsi a casa un pareggio preziosissimo in chiave salvezza, oltre che alle concorrenti per la zona Champions di sorridere e tirare un bel sospiro di sollievo. “Non è stato un calo mentale o fisico – il commento di Pioli -. Una squadra che va in vantaggio deve fare di più per vincere e invece abbiamo preso gol da una rimessa laterale…Dopo il pareggio la partita è diventata nervosa e spigolosa, è stata un’occasione persa. Dovevamo fare meglio e siamo delusi, bisogna crescere se vogliamo essere una squadra di alto livello, legrandi affrontano ogni gara come se fosse decisiva”.
Porto – Inter (ore 21, Canale 5 e Sky Sport)
Per l’Inter invece sarà una notte da dentro o fuori, visto che contro il Porto di Conceiçao ci sono in palio i quarti di finale. Si parte dall’1-0 dell’andata e dunque da un leggero vantaggio per la squadra di Inzaghi, ma la sconfitta di La Spezia ha creato parecchi malumori nell’ambiente, mettendo nuovamente a rischio il futuro del tecnico. La dirigenza si è stufata degli alti e bassi visti in stagione, specialmente nelle sfide con le piccole, il che rende il match di questa sera ancor più importante: in ballo c’è l’ingresso nelle prime 8 d’Europa, un bell’assegno da 20 milioni (incasso di San Siro escluso) e, quasi certamente, la panchina di Inzaghi. Di fronte ci sarà un Porto agguerrito e deciso a ribaltare l’1-0 del 22 febbraio, anche per proseguire la striscia positiva contro le italiane, che negli ultimi anni lo ha visto qualificarsi contro Roma, Juventus e Lazio, oltre che battere il Milan nella fase a gironi. All’Inter il compito di sconfiggere la cabala e guadagnarsi i quarti di finale: negli scontri con squadre di pari livello, del resto, ha già dimostrato di sapersela cavare piuttosto bene, come si è visto con Barcellona, Milan (due volte), Napoli e lo stesso Porto.
Inzaghi: “Non penso alle critiche, ma solo a eliminare il Porto”
“Di certo è una partita importantissima, forse la più importante dell’anno” ha confermato Inzaghi in conferenza stampa -. Quest’anno abbiamo già giocato una finale, disputato partite da dentro o fuori delicate, ma adesso abbiamo la possibilità di entrare tra le prime otto d’Europa. A San Siro abbiamo giocato il primo tempo e vinto, ma ora c’è il secondo e servirà massima concentrazione. Le critiche, anche pesanti, ci sono sempre state, pure l’anno scorso. Ora, alla vigilia di un match tanto importante, non ci penso e non rispondo a quanto è stato detto e scritto, penso che perdere una partita come quella di La Spezia possa capitare una volta su 500, è capitato e ci siamo leccati le ferite. Adesso però pensiamo al Porto, un avversario difficile da affrontare in uno stadio molto caldo”.
Conceiçao: “Inter piena di campioni, la sconfitta di La Spezia non influirà minimamente”
“Sarà una partita equilibrata, molto difficile, contro una squadra ricca di ottimi giocatori – il pensiero di Sergio Conceiçao -. Conosciamo il nostro avversario, ma soprattutto sappiamo bene di cosa siamo capaci noi, vogliamo essere intensi, bravi nel pressing, aggressivi e intelligenti. Non sono l’allenatore dell’Inter, ma tutte le sconfitte sono pesanti per un club abituato a vincere come loro. Le partite di Champions, però, sono diverse, a livello mentale i problemi scaturiti dal ko in campionato non conteranno. Siamo a metà sfida, abbiamo 90 minuti per provare a ribaltare il risultato, ma per farlo dovremo essere intelligenti. Sarà importante non andare all’assalto, essere pazienti ma con la giusta aggressività”.
Inter – Porto, le formazioni: Dzeko favorito su Lukaku, Skriniar verso la panchina
Inzaghi sa di giocarsi molto, ecco perché punterà sui suoi fedelissimi compreso Skriniar, recuperato dopo l’infortunio (ma probabilmente andrà in panchina). Il ballottaggio più importante riguarda l’attacco, con il solo Lautaro sicuro di giocare: al suo fianco dovrebbe esserci Edin Dzeko, anche perché Lukaku, rigore a parte, non ha certo lasciato il segno in quel di La Spezia, ma la decisione verrà presa solo a ridosso del match. Il 3-5-2 nerazzurro vedrà così Onana in porta, Darmian, Acerbi e Bastoni in difesa, Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan e Dimarco a centrocampo, Dzeko e Lautaro in attacco. Conceiçao, privo dello squalificato Otavio e dell’infortunato Joao Mario (omonimo dell’ex interista, ora al Benfica), risponderà con un 4-3-3 con Diogo Costa tra i pali, Manafà, Pepe, Marcano e Zaidu nel reparto arretrato, Uribe, Grujic ed Eustaquio in mediana, Pepé, Taremi e Galeno nel tridente offensivo.