La lotta a tre ricomincia. Mentre la Guardia di Finanza allarga l’inchiesta sulle plusvalenze anche all’Inter (ieri perquisita la sede per verificare i movimenti del triennio 2017/19, il club si è detto tranquillo ed estraneo a ogni accusa), la stessa si prepara all’ultima sfida dell’anno solare 2021 con Napoli e Milan, con la consapevolezza che gli equilibri, dopo l’ultima giornata, sono completamente cambiati. I nerazzurri, tanto per cominciare, hanno già la certezza di essere campioni d’inverno, “titolo” che non vale nulla a livello di bacheca ma che nel 66,7% dei casi, da quando esiste la regola dei 3 punti, ha portato poi allo scudetto vero e proprio.
Inzaghi però sa bene che questo è un momento molto importante, visto che dopo la sosta arriverà un ciclo di ferro con Lazio, Juventus in Supercoppa e Atalanta che potrebbe rallentare la sua corsa. Il match contro il Torino (ore 20.45), insomma, va vinto a tutti i costi, anche per sfruttare lo straordinario momento di forma, esplicato al meglio dalle 6 vittorie consecutive, in cui 5 senza subire gol. L’avversario però è di livello superiore rispetto agli ultimi due, il che induce a tenere le antenne ben dritte: un’Inter distratta, infatti, potrebbe trovare difficoltà contro la squadra di Juric, quarta difesa del campionato con appena 18 gol subiti. Servirà la testa giusta, senza pensare ai 4 punti di vantaggio su Napoli e Milan o, peggio ancora, alle vacanze di Natale, da sempre fattore di disturbo per gli allenatori.
Proprio per questo Inzaghi sembra orientato a limitare al minimo il turnover, eccezion fatta per le scelte obbligate, tipo lo squalificato Barella. Il suo 3-5-2 vedrà Handanovic in porta, Skriniar, De Vrij e Bastoni in difesa, Dumfries, Vidal, Brozovic, Calhanoglu e Perisic a centrocampo, Dzeko e Lautaro in attacco. Juric, costretto a rinunciare all’infortunato Praet, risponderà con il consueto 3-4-2-1 con Milinkovic-Savic tra i pali, Djidji, Bremer e Rodriguez nel reparto arretrato, Singo, Lukic, Pobega e Vojvoda in mediana, Pjaca e Brekalo alle spalle dell’unica punta Sanabria.
Dietro sono in tanti a sperare che il Toro possa fare il colpaccio, Napoli e Milan su tutte: entrambe scenderanno in campo a risultato di San Siro già acquisito, il che potrebbe essere un’arma a doppio taglio. Se l’Inter dovesse vincere, infatti, azzurri e rossoneri affronterebbero Spezia ed Empoli (20.45) a meno 7 in classifica, con l’obbligo assoluto di vincere per non sprofondare.
La gara più insidiosa è sicuramente quella del Milan, che dovrà affrontare i toscani, già giustizieri di Juventus, Fiorentina e Napoli, in trasferta, peraltro in un momento molto complicato a livello di infortuni. Ieri, al lungo elenco, si è aggiunto anche Ibrahimovic, fermatosi per un sovraccarico al ginocchio, il che costringe Pioli a fare i 3 punti senza il suo uomo migliore. “Il numero di problemi muscolari è stato troppo elevato, alla lunga lo puoi pagare – ha sospirato Pioli -. Supereremo la cosa dopo la sosta natalizia, ora dobbiamo pensare a battere l’Empoli, se ci riuscissimo chiuderemmo il girone d’andata a 42 punti, sarebbe un bel bottino, anche se sappiamo di dover fare ancora meglio nel ritorno. Leggo che avremmo finito la benzina, ma è una bufala: contro il Napoli abbiamo fatto una buona gara, però dobbiamo migliorare dal punto di vista della qualità”.
La sensazione è che i rossoneri abbiano bisogno di fermarsi e ricaricare un po’ le batterie, ma prima devono sfangare la trasferta di Empoli, indipendentemente dai problemi di formazione. Pioli si affiderà ancora una volta al 4-2-3-1 con Maignan in porta, Florenzi, Tomori, Romagnoli e Hernandez in difesa, Tonali e Kessié a centrocampo, Messias, Diaz e Saelemaekers sulla trequarti, Giroud in attacco. Classico 4-3-1-2 anche per Andreazzoli, che risponderà con Vicario tra i pali, Stojanovic, Romagnoli, Luperto e Parisi nel reparto arretrato, Henderson, Ricci e Zurkowski in mediana, Bajrami alle spalle della coppia offensiva formata da Cutrone e Pinamonti. L’altra sfida di serata è quella tra Napoli e Spezia, con gli azzurri decisi a dare continuità alla vittoria di Milano, fondamentale sia per la classifica che per il morale.
“Sarà una gara difficile, dobbiamo assolutamente dar seguito al successo di San Siro – ha confermato Spalletti -. Dispiace per i giocatori che non ci saranno, ma chi andrà in campo deve sapere chiaramente il comportamento da tenere: sono fiducioso, ma voglio vedere l’atteggiamento giusto sia dal primo minuto”.
L’ultima defezione in ordine di tempo è quella di Insigne, risultato positivo al Covid e dunque in isolamento domiciliare: il capitano, già assente contro il Milan, tornerà così nel 2022. Per il resto la formazione dovrebbe ricalcare quella di San Siro, dunque 4-2-3-1 con Ospina in porta, Malcuit, Rrahmani, Juan Jesus e Di Lorenzo in difesa, Anguissa e Demme a centrocampo, Lozano, Zielinski ed Elmas alle spalle dell’unica punta Mertens, di nuovo titolare dopo la panchina di domenica. Thiago Motta sa di essere di fronte a una montagna altissima e proverà a scalarla con un 3-5-2 con Provedel tra i pali, Amian, Erlic e Hristov nel reparto arretrato, Gyasi, Kovalenko, Kiwior, Maggiore e Reca in mediana, Manaj e Strelec in attacco.