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Inter-Milan: Lukaku o Ibra, chi deciderà il derby?

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Ripartenza col botto. Il campionato torna dopo la sosta per le Nazionali e lo fa con una delle sue sfide per eccellenza, ovvero Inter-Milan (ore 18). Il derby della Madonnina numero 226 (195 in Serie A) sarà il piatto forte di questo turno, ma di certo non l’unico: ad arricchire la giornata, infatti, anche Crotone-Juventus (ore 20.45), Napoli-Atalanta (15) e Sampdoria-Lazio (18), per un sabato davvero imperdibile. Per la prima volta nella sua storia alla stracittadina milanese mancherà la consueta cornice di pubblico e coreografie: i mille presenti, per quanto rumorosi, passeranno quasi inosservati. Del resto in questi tempi di Covid è già tanto riuscire a giocare, come ha dimostrato la miriade di positivi delle ultime settimane, ma anche, se non soprattutto, il caos di Juventus-Napoli, culminato con il 3-0 a tavolino di mercoledì. 

Le preoccupazioni riguardavano soprattutto l’Inter, che dopo i 6 casi di settimana scorsa aspettava con ansia i tamponi di ieri: i risultati, per fortuna, non hanno aggiunto nessuno al già lungo elenco di assenti, dando il via libero definitivo al match. “Purtroppo non abbiamo avuto molto tempo per prepararci, anche perché i nazionali sono tornati solo giovedì – ha sospirato Conte -. Ci aspetta una partita ancora più difficile del solito, un po’ perché i derby sono sempre particolari, un po’ per la forza del Milan, che è ripartito forte dopo aver finito la scorsa stagione in maniera importante. Dovremo dare il massimo e farci trovare pronti”. Clima più sereno invece in casa Milan, dove le positività da Covid (Duarte e Gabbia) sono state oscurate dai rientri di Romagnoli e, soprattutto, Ibrahimovic. 

La sfida tra Zlatan e Lukaku è uno degli scontri più attesi del derby, per quanto i rossoneri abbiano dimostrato di avere buone qualità anche senza il loro totem. “Ibra è carico e determinato, anche se non so quanta autonomia possa avere – ha spiegato Pioli -. Noi comunque abbiamo la nostra identità e un modo di giocare ben definito, sappiamo che affronteremo una sfida importante e difficile, peraltro preparata in poco tempo, però ci sentiamo pronti”. E allora la parola passa al campo, per una partita che si preannuncia molto più equilibrata del previsto. Le tante assenze in casa Inter (Nainggolan, Skriniar, Gagliardini, Young, Radu, lo squalificato Sensi e pure Bastoni, che nonostante il tampone negativo dovrà comunque sottoporsi a ulteriori test) potrebbero pesare, ma nonostante ciò Conte potrà comunque schierare un 3-5-2 di tutto rispetto con Handanovic in porta, D’Ambrosio, De Vrij e Kolarov in difesa, Hakimi, Barella, Brozovic, Vidal e Perisic a centrocampo, Lukaku e Lautaro Martinez in attacco. 

Un solo forfait invece per Pioli, però di peso: Rebic, uno dei protagonisti della scorsa stagione, ha ancora problemi con il gomito e dunque non ci sarà. Il 4-2-3-1 rossonero vedrà così Donnarumma tra i pali, Calabria, Kjaer, Romagnoli e Hernandez nel reparto arretrato, Bennacer e Kessie in mediana, Saelemaekers, Calhanoglu e Diaz alle spalle dell’unica punta Ibrahimovic. Appena concluso il derby i riflettori si sposteranno su Crotone, dove una Juventus priva di Cristiano Ronaldo cercherà 3 punti obbligati. La mancanza del portoghese, unita alla condizione ancora precaria di Dybala, può rivelarsi un problema, tanto più che alla Signora mancheranno anche McKennie (pure lui positivo al Covid), Ramsey, Alex Sandro e il solito De Ligt. 

Pirlo, che ieri ha annullato la conferenza stampa in virtù dell’isolamento fiduciario a cui è sottoposta la Juve, sa bene però che quando siedi su cotanta panchina non puoi avere alibi, specialmente contro una neopromossa come il Crotone. Le assenze, unite all’imminente esordio in Champions League (martedì a Kiev contro la Dinamo), lo costringeranno a varare un 3-4-1-2 mai provato prima con Buffon in porta, Danilo, Bonucci e Chiellini in difesa, Cuadrado, Arthur, Bentancur e Frabotta a centrocampo, Kulusevski sulla trequarti, Morata e Chiesa in attacco. Classico 3-5-2 invece per Stroppa, che proverà a fermare la Signora con Cordaz tra i pali, Magallan, Marrone e Golemic nel reparto arretrato, Molina, Messias, Cigarini, Petriccione e Reca in mediana, Siligardi e Simy coppia offensiva. Ma la gara a più alto coefficiente di spettacolo potrebbe essere quella di Napoli, dove gli azzurri se la vedranno con l’Atalanta di Gasperini. 

Si tratta della prima uscita dopo il “caos” del 4 ottobre, culminato (almeno per ora, visto il lungo iter di ricorsi, sportivi e non) con lo 0-3 a tavolino e un punto di penalità in classifica. Scenario che costringe Gattuso a vincere per non allontanarsi troppo dal treno di testa, ma anche per rialzare il morale di una città ferita. All’appello mancheranno i “soliti” Zielinski, Elmas e Insigne, gli stessi che avrebbero saltato anche la trasferta di Torino, il tecnico azzurro però avrà un Bakayoko in più, ragion per cui sembra orientato a schierare un 4-2-3-1 con Ospina in porta, Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly e Hysaj in difesa, Fabian Ruiz e, appunto, Bakayoko a centrocampo, Politano, Mertens e Lozano sulla trequarti, Osimhen in attacco. La notizia più bella per Gasperini invece è il ritorno di Ilicic, di nuovo arruolabile dopo il malessere estivo, che gli aveva fatto saltare la conclusione del campionato e la Final Eight di Champions.

Lo sloveno potrebbe partire dall’inizio, in un 3-4-2-1 che vedrà Sportiello tra i pali, Toloi, Romero e Palomino nel reparto arretrato, Hateboer, De Roon, Pasalic e Gosens in mediana, Gomez e, appunto, Ilicic alle spalle dell’unica punta Lammers, favorito su Zapata. A completare il super sabato di A, infine, Sampdoria-Lazio, con Simone Inzaghi in cerca di punti per la zona alta della classifica e il “romanista” Ranieri a cercare di fermarlo. Per i biancocelesti si tratta di un crocevia piuttosto delicato, da affrontare con il solito lungo elenco di indisponibili, tra cui spicca lo squalificato Immobile. Scelte ridotte all’osso insomma, per un 3-5-2 con Strakosha in porta, Patric, Acerbi e Hoedt in difesa, Parolo, Milinkovic-Savic, Lucas Leiva, Luis Alberto e Anderson a centrocampo, Caicedo e Correa in attacco. Tutti disponibili (eccezion fatta per Gabbiadini) invece per Ranieri, che risponderà con un 4-4-2 che vedrà Audero tra i pali, Bereszynski, Tonelli, Colley e Augello nel reparto arretrato, Candreva, Thorsby, Ekdal e Jankto in mediana, Keita e Quagliarella coppia offensiva.    

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