E poi si gioca. Una delle settimane più calde della storia della Milano calcistica (closing Milan soprattutto, ma anche il post Inter sconfitta a Crotone) si conclude oggi con il derby di San Siro, il primo della storia in versione cinese. Già, perché il fatto che si giochi alle 12.30 proprio nel giorno in cui si confrontano due proprietà asiatiche non può essere un caso e segna un punto storico per il nostro calcio, sempre più avviato a un modello diverso rispetto a quello a cui siamo stati abituati.
Questo però interessa poco a Pioli e Montella, chiamati a fare risultato per non compromettere le rispettive classifiche, ma anche per dare un segnale ad ambiente e società. Il discorso vale soprattutto per il tecnico interista, passato nel giro di poche settimane da “salvatore della patria” a “primo colpevole” per gli ultimi risultati poco edificanti.
Le sconfitte con Sampdoria e Crotone hanno definitivamente spento il sogno Champions e complicato addirittura l’Europa League: ecco perché sbagliare il derby sarebbe quasi imperdonabile. “Il nostro dovere è dare il massimo, ottenere più vittorie possibile a partire da questa – l’arringa di Pioli. – Il calo è stato inaspettato, però abbiamo analizzato le sconfitte e fatto di tutto perché non si ripetano più. Ad ogni modo il passato è passato, ora pensiamo al presente sapendo che possiamo ancora determinarlo e dimostrare di essere una squadra competitiva”.
Per farlo il tecnico schiererà la miglior formazione possibile, anche in virtù della completa disponibilità della rosa. Il 4-2-3-1 nerazzurro vedrà Handanovic in porta, D’Ambrosio, Miranda, Medel e Ansaldi in difesa, Gagliardini e Kondogbia a centrocampo, Candreva, Banega e Perisic sulla trequarti alle spalle dell’unica punta Icardi, desideroso di rompere il tabù che lo vede ancora a secco contro il Milan.
“Se avessi potuto scegliere la vigilia migliore per il closing avrei voluto proprio questa – ha spiegato Montella. – Il derby si prepara da solo, ci serviranno coraggio e serenità mentale anche perché l’Inter è forte e punterà molto sul livello emozionale. Inutile nascondersi, una vittoria aumenterebbe le possibilità di entrare in Europa, dunque ci proveremo anche se sappiamo che anche una sconfitta non deciderebbe nulla”. Il tecnico rossonero ci tiene a far bella figura nel giorno della “prima” della nuova società, peraltro dopo aver incassato attestati di stima dalla stessa. Il 4-3-3 milanista sarà composto da Donnarumma in porta, Calabria, Zapata, Romagnoli e De Sciglio in difesa, Kucka, Sosa e Mati Fernandez a centrocampo, Suso, Bacca e Deulofeu in attacco.