Il primo round sul campo lo ha vinto l’Inter, quello sul mercato se l’è preso il Milan. In attesa del derby vero, nerazzurri e rossoneri hanno regalato due gustosi aperitivi. Nell’inedita cornice del Brianteo di Monza, sotto gli occhi di Thohir, la Primavera di Cerrone ha avuta la meglio su quella di Inzaghi, grazie al 3-1 raggiunto nei supplementari che vale i quarti della Coppa Italia. Il Milan però può “consolarsi” col mercato: Galliani infatti ha sorpassato l’Inter nella corsa a Nainggolan. Per il belga non è ancora fatta, ma il vantaggio rossonero (offerti 5 milioni più la comproprietà di Cristante, Cellino ne vuole 8) non è cosa da poco.
Il piatto forte però deve ancora arrivare. Questa sera (ore 20.45) San Siro ospiterà la stracittadina numero 280 della storia, per un match non adatto ai deboli di cuore. Entrambe le squadre hanno bisogno di vincere, seppur per motivi diversi. L’Inter deve sfruttare il passo falso del Napoli, il Milan iniziare al più presto la scalata alla classifica. Un successo porterebbe un Natale sereno, una sconfitta invece manderebbe di traverso il tanto atteso panettone.
“Attenzione sì, tensione no – ha spiegato Mazzarri in conferenza stampa. – Il derby è una partita particolare, come tecnico cerco di pensarci il meno possibile fino all’entrata in campo. Solo allora percepirò cos’è un derby a Milano”. Nessun ansia da debutto invece per Allegri, alla sua ottava stracittadina (alle sei di campionato bisogna aggiungere quella “cinese” di Supercoppa Italiana). Questa non è la più importante, ma è sicuramente molto delicata perché una sconfitta porterebbe i rossoneri a meno 12 dai rivali.
“Ci sono tutti i classici ingredienti del derby – ha dichiarato davanti a microfoni e taccuini. – Dovremo concedere poco e lavorare di squadra, la nostra prestazione dovrà essere quasi perfetta. Se giochiamo come contro la Roma infatti difficilmente faremo risultato, perché abbiamo commesso troppi errori difensivi”. Nonostante i trascorsi burrascosi e la rivalità territoriale (Allegri è di Livorno, Mazzarri di San Vincenzo), i tecnici hanno regalato una vigilia all’insegna del fair play.
“Io lo stimo professionalmente – ha detto il nerazzurro. – Il Milan poi ha grandi valori tecnici con Balotelli e Kakà, magari ci costringerà ad abbassarci e noi dovremo essere bravi a sfruttare le ripartenze”.
“La forza di Mazzarri è l’organizzazione di gioco – ha ribattuto il rossonero. – Sta facendo un grandissimo lavoro all’Inter, proprio come a Napoli. E’ una partita dura, loro saranno arrabbiati dopo la sconfitta del San Paolo e noi dovremo essere concentrati”.
Tatticamente il match si preannuncia equilibrato, con il Milan a dirigere le danze e l’Inter pronta a infilarlo in contropiede. Le ultime news infatti vedono Mazzarri più propenso a tirare la coperta indietro che davanti: in mediana Taider è favorito su Kovacic. Il croato potrebbe entrare a partita in corso, sempre che WM non decida di schierarlo alle spalle di Palacio, con Guarin che scalerebbe così a centrocampo. L’altro grande dubbio nerazzurro riguarda la difesa. Campagnaro, Rolando, Juan Jesus e Ranocchia si giocano le tre maglie, con l’italiano sfavorito. Per il resto solito 3-5-1-1, con Zanetti interno destro, Jonathan e Nagatomo sulle fasce, Palacio là davanti.
Un solo dubbio invece per Allegri, quello relativo al terzino sinistro. Emanuelson e Constant si giocano il posto, con l’olandese rientrato in gruppo solo venerdì in seguito all’infortunio subito con la Roma. L’assenza di Montolivo costringerà il tecnico rossonero a schierare una mediana molto fisica (Poli-De Jong-Muntari), a fronte però di un attacco di alto livello: Kakà e Balotelli agiranno infatti alle spalle di Matri.
Incalzati sulle vicende d’attualità (mercato e Thohir per Mazzarri, Seedorf per Allegri), entrambi gli allenatori hanno preferito trincerarsi dietro un bel “no comment”. In fondo c’è da capirli: questa sera c’è il derby di Milano. Tutto il resto insomma passa in secondo piano, almeno per una notte.